Quel Liceo fra ricorsi, ritardi ed appalti (finora) per quasi 8 milioni

Un anno. O poco più. Allo stato attuale è difficile dirlo. Il «rinnovato» Liceo di Bellinzona - come è noto - sarà pronto nell’autunno 2026, con dodici mesi di ritardo rispetto alla tabella di marcia a causa di due ricorsi relativi agli appalti. Le commesse, appunto. È l’occasione giusta per fare il punto su quelle finora aggiudicate e sui bandi appena pubblicati in vista della ristrutturazione con ampliamento da almeno 46,7 milioni di franchi (compresa la sede provvisoria, ossia i prefabbricati che non fanno l’unanimità fra gli allievi e nemmeno tra alcuni docenti) dell’istituto che ha appena soffiato sulle 50 candeline. Il progetto è dello studio Durisch e Nolli di Massagno.
Fra Bulle e il Luganese
Allo stato attuale sono stati assegnati incarichi per quasi 7,8 milioni di franchi. Si tratta innanzitutto delle opere da metalcostruttore per la costruzione di facciate per 5,5 milioni. L’appalto è andato ad una società di Bulle, nel canton Friburgo, che ha avuto la meglio su altri tre concorrenti. Un’impresa di Lugano, per contro, si è accaparrata per 1,4 milioni circa le opere da sottofondi spuntandola sugli altri due offerenti. Questi appalti sono stati aggiudicati nella primavera 2024. Due mesi fa, per contro, è caduta la decisione concernente le opere da gessatore (controsoffitti); il bando è stato vinto da una ditta del Luganese per quasi 870 mila franchi. Ha prevalso su altre sette società.
Dal piastrellista al pittore
Su Simap.ch - la piattaforma elettronica di Confederazione, Cantoni e Comuni per gli appalti pubblici - sono in pubblicazione altri quattro bandi. Vediamoli. Uno: per la fornitura di corpi illuminanti ordinari (interventi previsti tra il dicembre di quest’anno ed il giugno 2026). Due: per le opere da piastrellista (i lavori dovranno concludersi ad inizio marzo). Tre: per le opere da rivestimenti in resina, anche in questo caso da effettuare nei primi due mesi dell’anno prossimo. E, per concludere, la quarta commessa relativa alle opere da pittore interno.
Costi (per ora) confermati
Per il restyling con ampliamento il Gran Consiglio aveva stanziato il 18 ottobre 2022 un credito di 36,2 milioni; che si è aggiunto a quello di 9,9 milioni (per la struttura provvisoria) accolto, sempre dal Legislativo cantonale, il 22 novembre 2021. Rispondendo lo scorso 20 maggio all’interpellanza presentata da Giuseppe Sergi e Matteo Pronzini (MPS), il direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia Christian Vitta aveva confermato la stima dei costi di poco inferiore ai 47 milioni.