Liquidi nel bagaglio a mano, «sempre meglio controllare prima di partire»

«Se la direttiva relativa ai 100 ml dovesse essere modificata dalle autorità, riesamineremo naturalmente le attuali restrizioni e, se possibile, autorizzeremo i passeggeri a trasportare contenitori superiori a 100 ml». Così si è espresso, qualche giorno fa, l'ufficio stampa di Flughafen Zürich AG, comunicando che, dopo le vacanze autunnali, inizierà a dotare anche le altre linee di sicurezza (attualmente sono due su 26) con la nuova tecnologia CT. Scanner di ultima generazione, lo abbiamo già detto, che consentono di analizzare con la massima precisione il contenuto di borse e trolley.
È stata la Conferenza europea dell'aviazione civile (CEAC) a dare il via libera al trasporto di liquidi in confezioni superiori ai 100 ml all'interno del bagaglio a mano. Fondata nel 1955 su iniziativa del Consiglio d’Europa, la CEAC è un’organizzazione regionale che, attualmente, conta 44 Stati membri, tra cui anche la Svizzera. Sul sito dell'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC) viene indicato che «dal 6 novembre 2006 sono in vigore anche in Svizzera le regole dell'Unione europea (UE) concernenti il trasporto di sostanze liquide nel bagaglio a mano. Esse si applicano ai passeggeri in partenza da o in transito negli scali svizzeri. Dal 31 gennaio 2014 sono in vigore regole leggermente modificate per i liquidi»: il famoso limite di 100 ml nel bagaglio a mano.
Da noi contattato, l'UFAC chiarisce oggi che la base legale applicata anche in Svizzera in ambito di «sistemi per il rilevamento di esplosivi (EDS)» è il regolamento (UE) 2015/1998, il quale non ha subito modifiche e stabilisce che «i sistemi conformi allo standard C3 progettati per lo screening del bagaglio a mano a cui è stato accordato il "marchio UE" o lo status "in attesa di marchio UE" prima del 1. agosto 2024 possono essere utilizzati per lo screening dei LAG soltanto con un limite di screening del volume massimo dei singoli contenitori di LAG che non superi i 100 ml».
Il 25 luglio 2025, gli apparecchi HI-SCAN 6040 CTiX del produttore Smiths Detection sono stati certificati per lo standard C3, in determinate circostanze. La certificazione permette il loro utilizzo abbinato a contenitori oltre i 100 ml, consentendo lo screening di liquidi in contenitori fino a 2 litri. Ma gli apparecchi C3 che non hanno ancora ottenuto una nuova certificazione dal 1. agosto 2024 continueranno a essere utilizzati nella modalità attuale (con limite dei contenitori a 100 ml).
«Risulta quindi essenziale per i passeggeri degli scali di Zurigo e Ginevra consultare le disposizioni ufficiali fornite dagli aeroporti in merito al trasporto di liquidi», conclude l'UFAC, «ad esempio sui relativi siti web, per evitare di ritrovarsi in situazioni spiacevoli».