Ma quindi, quanto costeranno gli F-35 alla Svizzera?

«L'F-35 costerà alla Svizzera 10 miliardi di franchi», titola un articolo del Tages-Anzeiger. «Se l'esercito vuole un aereo moderno che mantenga le promesse, dovrà spendere molto di più dei 6 miliardi di franchi concordati».
Il possibile rincaro degli aerei da combattimento ha alzato un vero e proprio polverone al Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS). Il consigliere federale Martin Pfister ha annunciato che l’acquisto degli F-35A, i jet statunitensi della Lockheed Martin, potrebbero non costare sei miliardi di franchi come previsto (e come deciso in votazione popolare nel 2020), bensì tra 650 milioni e 1,3 miliardi di dollari in più.
Da dove arrivano i 10 miliardi di cui parla il Tages-Anzeiger? Dal calcolo di quello che il giornale definisce «un gruppo di scettici provenienti dagli ambienti militari». I quali «stanno lanciando l'allarme, affermando che, oltre ai costi aggiuntivi diretti per l'acquisto dell'intera infrastruttura, dovranno essere spesi altri 2 miliardi di franchi. Questo, sommato ai costi aggiuntivi comunicati di circa 1 miliardo di franchi per la modernizzazione dei motori e dell'armamento appropriato, si tradurrebbe in costi totali di circa 10 miliardi di franchi».
Tuttavia Armasuisse, l'Ufficio federale dell’armamento, smentisce.
L'introduzione dell'F-35 non comporta solo l'acquisto di 36 nuovi velivoli, spiegano «gli scettici», ma anche un massiccio aggiornamento digitale a terra. Inoltre, il software deve essere costantemente aggiornato. In un documento ottenuto dalla SonntagsZeitung, "gli scettici" stimano costi aggiuntivi di almeno 2 miliardi di franchi solo per il software e l'hardware necessari, che non sono ancora stati presi in considerazione. «Gli scettici» parlano poi di aggiornamenti per il rilevamento da parte dei radar, del software e dei motori. E ancora di un'infrastruttura dedicata per l'addestramento e i test. E di munizioni (da acquistare oltre a quelle già ottenuta finora).
Il portavoce di Armasuisse, Kaj-Gunnar Sievert, rifiuta di riconoscere la cifra a cui sono giunti «gli scettici», basandosi sulle preoccupazioni di «convinti sostenitori dell'Esercito». L'Ufficio federale dell’armamento parla di «esagerazioni» e di «costi operativi ordinari» sommati in modo errato ai costi di acquisizione. «La stima è infondata e non è realistica».