Maxi-operazione contro l'estremismo islamico in Austria, Germania e Svizzera

Perquisizioni domiciliari, interrogatori e colloqui mirati con soggetti pericolosi: le polizie austriaca, svizzera e tedesca stanno attualmente conducendo una vasta operazione contro soggetti pericolosi legati all'islamismo radicale. La notizia, anticipata dalla Kronen Zeitung, trova conferma in un lungo comunicato del ministero dell'Interno austriaco: «In occasione del decimo anniversario degli attentati di Parigi, è stata coordinata una Giornata d'azione congiunta su larga scala il 13 novembre 2025, incentrata sull'estremismo islamico e sul terrorismo. Per conto delle rispettive procure, l'Ufficio federale austriaco per la protezione della Costituzione e l'antiterrorismo ha effettuato numerose perquisizioni domiciliari, sequestri, interrogatori di sospettati e arresti in tutta l'Austria». L'operazione ha finora interessato 110 persone ed è tuttora in corso. «Maggiori informazioni saranno fornite quando sarà terminata».
Sono state effettuate perquisizioni di detenuti, celle, strutture e altri locali in 27 istituti penitenziari. Contemporaneamente, sono state implementate misure contro l'estremismo islamico in Germania e Svizzera. «L'obiettivo è contrastare proattivamente la potenziale influenza islamista attraverso una stretta cooperazione all'interno della DACH (Germania, Austria e Svizzera, ndr.) e garantire la migliore situazione di sicurezza possibile, in particolare nel periodo che precede il periodo natalizio».
Il problema della radicalizzazione online tra i giovani
Le autorità di sicurezza osservano, negli ultimi anni, un aumento significativo della propaganda islamista radicale online (consumo, condivisione e creazione di contenuti). «Questi contenuti rappresentano una potenziale fonte di ispirazione per comportamenti estremisti e contribuiscono anche alla rapida radicalizzazione di individui principalmente giovani, ancora in fase di sviluppo». Quindi, il ministero dell'Interno austriaco fornisce un dato allarmante: circa la metà delle persone interessate dalla Giornata d'azione congiunta ha un'età compresa tra 14 e 19 anni. E mette in guardia: anche pubblicare determinati contenuti estremisti o mettere «mi piace» a vari post o immagini può costituire un reato (istigazione e approvazione di atti terroristici, e di incitamento all'odio, anche tramite la riproduzione di dichiarazioni rilasciate da altri).
I colloqui preventivi mirano quindi anche a mostrare ai giovani i rischi e le conseguenze di una visione del mondo radicale e alla frequentazione di «predicatori influencer», canali criptati, gruppi chiusi o chat anche nei giochi online. «Molti di questi attori operano dall'estero e tuttavia raggiungono un vasto pubblico, anche nei Paesi di lingua tedesca».
«L'Ufficio federale austriaco per la protezione della Costituzione agisce in modo coerente contro ogni forma di estremismo, indipendentemente dal fatto che sia di matrice politica o religiosa. E dispone di un'eccellente rete internazionale», ha affermato il ministro dell'Interno austriaco Gerhard Karner. «In stretto coordinamento con i nostri colleghi in Germania e in Svizzera, siamo riusciti a smantellare le reti digitali degli estremisti islamici».
«L'Austria collabora strettamente con Germania e Svizzera per identificare e contrastare tempestivamente le minacce. È fondamentale aumentare la vigilanza, soprattutto prima di Natale», ha aggiunto il direttore generale per la Pubblica Sicurezza Franz Ruf.



