«Ascoltate Ghisletta invece di attaccarlo»

La sezione del PS di Lugano ha preso posizione sulla querelle in Municipio con al centro il suo esponente Raoul Ghisletta, bacchettato dal sindaco Michele Foletti. «A Lugano esiste una parte della popolazione che ha scelto di essere rappresentata da una voce di sinistra: quella di Raoul Ghisletta. Una scelta democratica e legittima, che però sembra non essere né accettata né compresa da alcuni colleghi dell’Esecutivo. La Sinistra ha scelto di non collocarsi all’opposizione, ma di assumersi il compito di forza di governo, partecipando alla gestione della città. Eppure, ogni volta che solleva un problema o propone un punto di vista diverso, la risposta è spesso la stessa: ignorare o mettere a tacere. Questa prassi non solo impoverisce il dibattito, ma soffoca la pluralità di voci. Invece che attaccare Ghisletta sarebbe utile prendere in considerazione sia il suo modo di lavorare, sia il suo punto di vista, anche se non coincide con quello della maggioranza».
Il riferimento – anche se non dichiarato direttamente – è il nuovo «strappo» in seno all’Esecutivo cittadino di cui vi abbiamo riferito negli scorsi giorni. Una polemica andata in scena tra il municipale Raoul Ghisletta (PS) e la collega Karin Valenzano Rossi (PLR). Condividendo su Facebook l’articolo del CdT in cui don Emanuele Di Marco rifletteva sulla violenza giovanile in centro, Ghisletta sollevava un problema: «C’è da chiedersi cosa non funziona nella prevenzione e nel controllo del Centro Città. E manca anche il dialogo con la popolazione. Preoccupante! Molto preoccupante!». Uno scritto alla quale Valenzano Rossi, capodicastero Sicurezza, aveva replicato dalle colonne di Liberatv: «Mi spiace vedere inutilmente gettata benzina sul fuoco su un tema sociale così delicato e preoccupante, che merita invece rispetto e un approccio serio e non certo un’ondata di polemica fomentata anche da un collega di Municipio, alla ricerca di qualche like sui social. A questo punto è l’ennesima conferma che non ha capito quale è il lavoro di un Esecutivo». A rincarare la dose – dopo lo strappo andato in scena a giugno, con il PSE sullo sfondo – ci ha pensato il sindaco Michele Foletti, che al CdT ha dichiarato: «Tempo fa avevo detto che Ghisletta non era adatto al ruolo; in questi mesi non mi ha dato motivi per ricredermi. Polemiche di questo genere non aiutano a rasserenare il clima in Municipio. Sto iniziando a perdere la pazienza. Se qualcuno vuole fare il municipale, lo deve fare nell’interesse della città e dei cittadini e non per ingraziarsi i suoi elettori».
Da qui, come detto, la presa di posizione del PS cittadino.