Giustizia

Nomine in Magistratura, «Siamo al capolinea»

In Commissione l’accordo sul nome da proporre per sostituire la magistrata Francesca Piffaretti-Lanz non c’è stato – Se ne riparlerà dopo l’estate – Il procuratore generale Andrea Pagani: «Per eventuali ritardi la responsabilità è da cercare altrove»
Nico Nonella
14.06.2022 06:00

«La situazione è deludente. Sul sistema delle nomine in Magistratura siamo giunti al capolinea: i procuratori fanno quello che possono, ma con questi tentennamenti ci rimettono le parti e, anzi, a vincere è l’illegalità». C’è amarezza nelle parole del procuratore generale Andrea Pagani dopo il mancato accordo politico in Commissione giustizia e diritti sul nome da proporre al Gran Consiglio per l’elezione di un procuratore pubblico in sostituzione della dimissionaria Francesca Piffaretti-Lanz. Il Parlamento dovrebbe discuterne solo a settembre, dopo la pausa estiva, e a conti fatti, la squadra del procuratore generale si troverà a corto di un effettivo per quasi tre mesi. Piffaretti-Lanz lascerà infatti l’incarico a inizio luglio e finché il Gran Consiglio non avrà scelto il suo successore bisognerà fare di necessità virtù.

Cinque mesi di attesa

«Si è ripresentata la medesima situazione venutasi a creare a giugno dello scorso anno, quando Nicola Respini era stato eletto giudice del Tribunale d’appello: allora, abbiamo dovuto aspettare cinque mesi prima della nomina del suo successore. Questi ritardi non facilitano il nostro lavoro», afferma il procuratore generale, da noi raggiunto telefonicamente al rientro da un incontro a Berna della Conferenza dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia.

Come detto, occorrerà fare di necessità virtù: «Per questi tre mesi non chiederemo al Governo la nomina di un procuratore straordinario. Per quanto concerne i procedimenti seguiti da Piffaretti Lanz, daremo seguito all’ordinario e alle urgenze. Ma per eventuali ritardi, la responsabilità è da cercare altrove».

Le conseguenze

Ma per il procuratore generale i tentennamenti della politica hanno anche un’altra conseguenza da non sottovalutare: «Vengono a mancare gli stimoli per lavorare al Ministero pubblico e svolgere una delle professioni più belle del mondo». E il turnover di magistrati «porta a problematiche di gestione dei dossier più difficili. Riusciamo a mantenere un certo equilibrio tra nuovi incarti e decisioni emesse, ma la situazione resta seria».

Di qui, la possibilità, «evocata anche dalla perizia dell’ex giudice federale Claude Rouiller, di avere a disposizione procuratori supplenti o straordinari, che subentrino quando necessario». Ma qui siamo già nel campo delle riforme e dei correttivi, anch’essi fermi sul tavolo della politica. E alla luce di importanti cambiamenti che si profilano a livello federale, il rischio di ritrovarsi con l’acqua alla gola è grande. «Si sta discutendo della revisione del Codice di procedura penale. Una delle modifiche impone ai magistrati di interrogare personalmente l’imputato in caso che la pena proposta superi le 120 aliquote giornaliere. Ne abbiamo parlato oggi a Berna e la Magistratura della capitale ha già messo in chiaro che serviranno più procuratori. Va da sé, in Ticino non riusciremo a far fronte a questi nuovi obblighi se non verranno decisi dei correttivi».

Insomma, secondo il pg occorre intervenire: «C’è uno scollamento tra l’attività sul campo e il garantismo legislativo. Entrambe questi aspetti hanno pari dignità ma sembra che non si incrocino e che viaggino su binari paralleli».

Quattro candidati in attesa

La nomina del successore di Piffaretti Lanz è sul tavolo della Commissione da diverse settimane e lunedì scorso era l’ultimo giorno utile per portare il tema in Parlamento senza dover richiedere la procedura d’urgenza in caso di fumata bianca in extremis, ieri. Ma la scorsa settimana la Commissione ha deciso di rimandare le discussioni e il tema, nella seduta di lunedì, non è neppure stato inserito all’ordine del giorno. Se ne riparlerà nella riunione straordinaria fissata per il 29 agosto. In corsa per sostituire la magistrata (di area legista), lo ricordiamo, ci sono i segretari giudiziari Luca Guastalla (di area PS) e Caterina Jaquinta Defilippi (in corsa come indipendente), l’avvocato Didier Lelais (in quota Lega) e il vicecancelliere del Tribunale penale cantonale Stefano Stillitano (di area Verde).

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