Calcio

San Gallo battuto in finale il 15 maggio? Fermi tutti, è già successo

Nel 1989, contro lo stesso avversario e nella stessa data, le Speranze bianconere conquistarono la Coppa di categoria al Wankdorf – Il tecnico di allora Aldo Venzi: «Che felicità, anche senza piazza Riforma»
Massimo Solari
13.05.2022 06:00

Lugano e San Gallo si sono già contese una Coppa Svizzera. E a trionfare, per altro da sfavoriti, sono stati i bianconeri. Sì, è tutto vero. Oltre che incredibilmente familiare. Detto dell’avversario, colpisce infatti che pure quella finale venne giocata il 15 di maggio. Sempre al Wankdorf. Pazzesco. Sfogliare l’albo d’oro del trofeo nazionale, comunque, non servirebbe a nulla. La sfida a cui alludiamo coinvolse infatti le squadre «Speranze» dei due club. Per la precisione nel 1989. «Le coincidenze, però, non si esauriscono con l’ultimo atto» osserva Aldo Venzi, all’epoca tecnico della formazione ticinese. «In semifinale battemmo il Lucerna, al termine di una gara tiratissima». Passato e presente che si fondono, già. E se il metallo che ne deriva è il ferro, toccatelo senza farvi scrupoli. A due giorni dalla finalissima di Berna, in fondo, ci si aggrappa a tutto. «Come 33 anni fa, quando fu in qualche modo bello vendicare la prima squadra, sconfitta in semifinale dall’Aarau» rammenta Venzi. I suoi giocatori scesero in campo prima dello scontro tra argoviesi e Grasshopper. «Inizialmente lo stadio era piuttosto vuoto. Ma con il passare dei minuti, le tribune del vecchio Wankdorf si riempirono degli spettatori che avrebbero seguito il match di cartello. Ebbene, parliamo di 20.000 persone. Un’emozione sia per il sottoscritto, sia per i miei ragazzi».

Nessun rinforzo ad hoc

A comporre le Speranze bianconere - una sorta di U21 dei tempi -, erano perlopiù giovani ambiziosi. «Il passaggio in prima squadra, tuttavia, era molto complicato» indica Venzi. «Più che altro fungevamo da bacino al quale attingere in caso di infortuni. Ma solo i migliori riuscivano a fare il salto di categoria». Fra loro capitan Mirko Bullo, protagonista insieme ai compagni del 2-1 che piegò il forte San Gallo. «La felicità fu enorme» sottolinea Venzi: «Il nostro avversario, perlomeno sulla carta, godeva del favore dei pronostici. Il regolamento permetteva di schierare tre fuori quota e tre elementi della prima squadra, impiegati nel turno precedente. Per premiare i ragazzi che avevano fatto parte della categoria tutta la stagione, avevamo però preferito non snaturarci». Una scelta a conti fatti pagante. In tutti i sensi. Basti pensare che il premio garantito dallo sponsor principale della competizione, ammontava a 15.000 franchi.

IL TABELLINO DELL'EPOCALugano 2San Gallo 11-0Reti: 20’ Guggiari 1-0, 75’ Thüler (rigore) 1-1, 86’ Dell’Angelo 2-1.Spettatori: 20.000.Arbitro: Zen Ruffinen di Sion.Lugano: Carlotti; Ritter, Gatti, Fumagalli, Bullo; Rossetti, Dell’Angelo, Ferretti; Guggiari (89’ Galfetti), Leva, Tunesi.San Gallo: Oberholzer; T. Hengartner; Pagno, Mauerhofer, Stübi; Züst, Franz, Alge (60’ B. Hengartner), Filomeno; Thüler, Buschor.Ammoniti: 22’ Rossetti, 25’ Stübi, 32’ Tunesi, 51’ Ferretti, 77’ Pagno.Note: Corner 2-2.

«Custodisco ancora le foto»

«La società - spiega sempre Aldo Venzi - ci sostenne da vicino. Considerata la portata dall’evento, raggiungemmo Berna con un giorno d’anticipo; una cosa mai successa. Prima del fischio d’inizio, poi, Marc Duvillard - che guidava la prima squadra - mi raggiunse in panchina per augurarmi buona fortuna». E la festa, una volta sconfitto il San Gallo soffrendo ma con merito? «Beh, quanto accadde in spogliatoio posso lasciarvelo immaginare. Ma anche il rientro in bus fu carico di euforia. Certo, ad attenderci non c’era piazza Riforma gremita. Quella vittoria, anche nei giorni seguenti, ebbe ad ogni modo una eco notevole. Custodisco ancora le foto di quei momenti speciali». Sul piano personale, inoltre, si trattò di una scommessa vinta anche per Venzi: «Per svolgere al meglio il ruolo di allenatore delle Speranze, da professionista insomma, decisi di prendere un congedo di un anno dallo Stato. E, per l’appunto, i frutti vennero colti il 15 maggio. Non solo: vincere la Coppa Svizzera di categoria rappresentò anche una scintilla per il prosieguo della carriera, poi dedicata alla formazione giovanile in Ticino in seno alla Federazione».

Quel precedente in granata

Il successo del 1989, tra l’altro, non rimase isolato. «La mia squadra fece da apripista, visto che nel 1993 il trofeo tornò in Ticino, arricchito da quello ancor più prestigioso del Lugano di Karl Engel». Nel 1995 toccò invece al Bellinzona imporsi in finale con il Lucerna. E a proposito di ACB. Un altro, curioso aneddoto lega Aldo Venzi - protagonista granata in LNA -, la Coppa Svizzera e l’avversario di domenica. «Nel 1969, a ridosso della finale di Coppa Svizzera tra Bellinzona e San Gallo, disputai lo stesso incontro con gli allievi C. Purtroppo la formazione di Carlo Pintér venne sconfitta 2- 0. Grazie a una tripletta del sottoscritto, per contro, noi uscimmo con il magone ma comunque vittoriosi dal mitico Wankdorf». Il San Gallo che toglie e che dà, dunque. In attesa di conoscere la prossima storia.

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