A Locarno sui pedali, in acqua e a corsa tra sport e sostegno a chi soffre

A Locarno scatta l’ora del triathlon, come ogni anno e per la 41. volta. «Sì, è ormai una tradizione storica», annuncia fiera al Corriere del Ticino la responsabile della comunicazione del comitato organizzatore, Mary Torre. È anche un’edizione speciale, quella in programma questo fine settimana - il 6 e il 7 settembre -, abbinata al centenario del Patto che ha portato il nome della Città ovunque nel mondo, elevandola a «epicentro» della pace e trasformandola nella sede scelta dai Paesi coinvolti nella Prima guerra mondiale per negoziare le condizioni atte a evitare il ripetersi di un nuovo conflitto.


Una forte richiesta
Un anniversario celebrato con numerosi eventi, conferenze e... anche con lo sport. «Sarà un’appuntamento epico con duemila atleti in tutto, dei quali 400 bambini, e ancora più spettatori, che si potranno godere il nostro Lido, il ‘cuore pulsante’ della manifestazione, vestito a festa e trasformato in un villaggio con numerosi espositori, concerti e punti di ristoro per tutti i gusti», sottolinea la volontaria. Secondo il programma, consultabile anche sul sito www.3locarno.ch, il sabato ci saranno gli Ethica di Bellinzona, mentre domenica risuoneranno le note dei Corni delle Alpi.
La richiesta è fortissima e l’interesse è da primato. Lo conferma la nostra interlocutrice - pensionata già da qualche anno e a sua volta in procinto di prepararsi per la competizione estrema Iron Man, in programma alle Hawaii tra un mese («E non è la prima volta, ne ho già fatti cinque o sei»): «Abbiamo raggiunto il ‘tutto esaurito’ nelle gare della domenica, la ‘distanza olimpica’ e la ‘media distanza’. Avevamo aperto le iscrizioni a gennaio, ma non era mai successo che non ci fossero più posti già ad aprile. L’anno scorso era capitato attorno a maggio-giugno. Abbiamo anche aperto una lista d’attesa affinché chi si fosse trovato costretto a rinunciare potesse cedere la prenotazione ad altri». Ma non solo. L’intervistata afferma che proprio in questi giorni sono finiti i «pettorali» di un’altro giro di competizioni, quelle del «Mini Tri» (mezzo chilometro a nuoto, 20 in bici e cinque a corsa). «Per far fronte alle richieste, abbiamo poi deciso di aggiungere qualche ‘numero’ in più per non tagliare fuori eventuali indecisi o ritardatari. Mai avremmo pensato che le domande avrebbero potuto superare la nostra offerta».
All’insegna del gioco leale
Una festa che unisce la competizione al gioco etico e leale, nel segno dello spirito pacifico. E che, per diventare realtà, può contare sul coinvolgimento di centinaia di volontari, per non parlare della mobilitazione di agenti per la sicurezza e personale specializzato nei soccorsi e nel supporto tecnico e logistico attraverso i vari Servizi della Città.
«In tutto, siamo sulle trecento persone, 200 aiutanti saranno disseminati lungo i percorsi, che viste le distanze si snoderanno anche lungo la Vallemaggia. È un bel numero, ma in effetti con tutti questi aderenti è indispensabile affinché ogni cosa possa filare liscia».
Chi si metterà a nuotare, pedalare o correre potrà anche sentirsi sostenuto da due voci d’eccezione: Igor Nastic e Alessandro Veletta. Le due celebrità nel mondo dell’attività fisica (il primo anche formatore e allenatore, mentre il secondo è conosciuto per aver fondato il Gruppo gelidisti, dedicato a chi sfida le acque di laghi e fiumi anche nei mesi più freddi) commenteranno e incoraggeranno grandi e piccoli che ce la metteranno tutta per tagliare il traguardo. «Tornerà anche la nostra mascotte, Trillo. Il simpatico leoncino aveva fatto il suo debutto un anno fa, introdotto nell’ambito delle celebrazioni per il 40. della kermesse».

La «madrina» dei giovanissimi
I giovanissimi potranno avvalersi pure della speciale «madrina», la già campionessa olimpica Nicola Spirig, «simbolo dello sport svizzero e un modello per le nuove generazioni», per riprendere le parole del sindaco Nicola Pini nel saluto ufficiale pubblicato sui vari canali l’altroieri. Infine, ancora in merito ai più piccoli, l’Unicef si ripropone come «Charity Partner». «Una collaborazione che va avanti per il quarto anno e che si lega bene a Locarno, eletta dallo stesso ente, nel 2021, come primo ‘Comune amico dei bambini’ a livello cantonale», conclude Torre.