ACB, il fiato sul collo della lega per lo stadio

La licenza per la Challenge League c’è e ciò era imprescindibile per progettare la prossima stagione. Ma l’Associazione calcio Bellinzona (ACB) è consapevole che, a livello soprattutto organizzativo e burocratico, vi sono dei tasselli del mosaico che vanno sistemati nella giusta posizione. Lo si evince chiaramente dalla presa di posizione trasmessa dal club un mese e mezzo fa alla speciale Commissione della Swiss Football League (SFL). Quattro fitte pagine che vanno a sviscerare vari aspetti, come vedremo più avanti. Quello che emerge subito - ma non è una sorpresa - è che in caso di promozione in Super League il club non avrebbe avuto diritto all’autorizzazione eccezionale di giocare allo stadio Comunale. Il vetusto impianto «non soddisfa pienamente i requisiti della categoria B e non possono essere rispettati entro l’inizio» del prossimo campionato dell’élite del calcio svizzero i «criteri relativi alla sicurezza e all’illuminazione».
Come la Schützenwiese
La questione del rettangolo verde, lo sappiamo, è sempre sul tavolo della Città, proprietaria della struttura. Partiamo dicendo che, come abbiamo riferito sull’edizione del 17 maggio, l’ACB 1904 SA ha già pagato l’affitto di 50.000 franchi per la stagione che si aprirà fra due mesi. Per la Challenge League e la Coppa svizzera, insomma, non ci sono problemi. In collaborazione con l’ente autonomo Bellinzona Sport occorre però mettere mano alla torretta per le riprese televisive sul lato sud realizzata nel 2022 (ciò che verrà fatto entro luglio), rispettare scrupolosamente determinati requisiti ed adattare il piano di manutenzione del campo. Il sodalizio della capitale dovrà inoltre «riferire al Licensing Manager SFL ogni sei mesi, e per la prima volta il 30 giugno 2025, sullo stato di avanzamento del progetto di ampliamento» del Comunale. Ossia l’ammodernamento dello storico catino. Inaugurato nel 1947, ristrutturato in modo rilevante nel 2008 e 2019 e, marginalmente, nella primavera 2022 con l’edificazione della torretta citata poc’anzi e l’allargamento di una via di fuga. Il modello di riferimento è quello della Schützenwiese di Winterthur, mentre l’orizzonte temporale è il 2030.
Serve anche l’addetto stampa
A livello amministrativo andrà trovato il responsabile della comunicazione; il profilo è già stato individuato. Per il resto gli altri criteri sono soddisfatti. Idem quelli sportivi; va precisato, in questo senso, che ci si riferiva allo staff tecnico al timone questa stagione guidato da mister Giuseppe Sannino (diploma UEFA Pro).
L'evoluzione dei fans
La parola sulla bocca di tutti - le autorità, i mass media, i cittadini e lo zoccolo duro dei sostenitori granata - negli ultimi anni è stata «disaffezione». Dallo stadio Comunale c’è stato un fuggi fuggi di tifosi che non poteva certamente passare inosservato. E che i vertici del club hanno tentato in tutti i modi di arginare, facendo leva su quella «piazza calda» che tuttavia è andata man mano raffreddandosi. Il sito specializzato Transfermarkt propone in un colpo d’occhio l’evoluzione degli spettatori. Nel campionato appena concluso tribuna e spalti sono stati frequentati da 14.596 persone, per una media di 811 fans a partita. Se confrontiamo il dato rispetto alle ultime due stagioni di Challenge League, si nota una progressiva diminuzione: 20.586 spettatori (media di 1.144) nell’annata 2022-2023 e 15.055 (836) nel campionato 2023-2024.
Emozioni, samba e Paulo Cesar
Sono numeri che, decina più decina meno, ci riportano a quando la società cittadina giostrava in Prima Lega ed in Promotion League (ad esempio i 14.472 spettatori nel 2018-2019 per una media di 965 a match con, però, tre partite in meno in casa). Nei tre campionati di Super League (dal 2008 al 2011) l’ACB viaggiava ad una media compresa tra i 3.300 e i 4.000 tifosi. Che, rispetto a quelli attuali, fatti due calcoli alla buona, erano almeno quattro volte di più. Certo, poi, come ci fa notare un fedelissimo, vi sono state stagioni simili di «magra» anche negli anni passati. Pensiamo alla Challenge del 2005-2006 con un totale di 16.650 sostenitori nelle 17 sfide casalinghe (media di 979).
La tanto declamata «piazza calda», di cui dicevamo in precedenza, era quella della metà degli anni Ottanta. Quando la maglia granata era indossata dal brasiliano Paulo Cesar che segnò 20 gol in 30 partite; nel campionato 1986-1987 il Comunale era frequentato mediamente da 7.433 tifosi. Irripetibile.