Il caso

Fermi tutti: c'è (già) un'opposizione

Claro, un cittadino contesta la domanda di costruzione per l’ampliamento dell’istituto da 78 a 100 posti letto grazie ad un investimento di 29 milioni - Sotto la lente finisce il dissodamento di circa 1.500 metri quadrati di aree boschive: «Il Legislativo l’aveva negato»
La parte nuova sorgerà a monte dell'attuale istituto. © CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
22.12.2025 06:00

«È attualmente in corso una modifica di Piano regolatore ed è quindi manifestamente arbitrario rilasciare o semplicemente esaminare una domanda di costruzione sapendo del contrasto pianificatorio». L’ampliamento con ristrutturazione da 29 milioni di franchi della Residenza Visagno, la casa anziani di Claro, deve già superare un (primo) importante e forse inaspettato ostacolo. Un cittadino - come appreso dal Corriere del Ticino - ha inoltrato opposizione contro la domanda di costruzione in pubblicazione all’albo comunale di Bellinzona fino al 16 gennaio.

Tra pianificazione e compensi

Prima di proseguire occorre chiarire un aspetto. Parallelamente alla richiesta del permesso di costruzione è consultabile anche la variante di Piano regolatore. Che è coordinata con la domanda di dissodamento di due aree boschive all’interno della zona edificabile e nelle quali è cresciuto l’ailanto (neofita invasiva). Si tratta dei documenti ai quali fa riferimento il cittadino nella dichiarazione che abbiamo riportato all’inizio.

Secondo lui la procedura di disboscamento è «illegittima» in quanto ne deriverebbe «un vuoto pianificatorio. Di fatto si è in presenza di un azonamento». Non solo. Stando all’abitante, infatti, il bosco è un «importante elemento naturalistico protetto (...). In sede di adozione del Piano regolatore l’allora Consiglio comunale (di Claro; n.d.r.) aveva negato il disboscamento».

Luogo di svago

Considerazioni che sono state riprodotte, sotto forma di osservazioni, pure nella variante pianificatoria in pubblicazione. Dove il Municipio della capitale precisa che il progetto di ampliamento della casa anziani (da 78 a 100 posti letto) prevede di «toccare solamente in minima parte l’area boschiva presente che funge da luogo di svago per visitatori e utenti e che verrà quindi in gran parte mantenuta, grazie anche alla definizione di una linea di arretramento che impedirà alle costruzioni di occupare l’area di svago e mantenere gli alberi presenti».

Si è optato pertanto per un dissodamento di 1.464 metri quadrati, con compenso reale complessivo di circa 3.100 metri quadri in due fondi comunali che verranno azzonati come Zona forestale.

«Voglio vedere le delibere»

Il ricorrente, infine, ha chiesto al Consorzio dell’istituto clarese di poter avere accesso alle delibere, in particolare per quanto riguarda «l’ammontare dei mandati diretti o se si tratta di concorsi pubblici».

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