Il caso

La Città che verrà: dopo Officine e Ferriere tocca allo stadio

Bellinzona, il Municipio ha deciso di elaborare una variante di Piano regolatore per l’area di oltre 65 mila metri quadrati - Sport e attività di svago resteranno centrali (Comunale compreso), mentre l’edificazione residenziale esistente verrà «riordinata» e diversificata
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
02.09.2025 06:00

Dopo i comparti delle Officine FFS di Bellinzona e delle Ferriere Cattaneo a Giubiasco, prestissimo un’altra area strategica della Città finirà sotto i riflettori. Come appreso dal Corriere del Ticino, con risoluzione del 27 agosto scorso il Municipio ha deciso di elaborare una variante di Piano regolatore (secondo la procedura ordinaria) per la zona dello stadio Comunale. Lo sport e le attività di svago rimarranno centrali, in primis chiaramente il vetusto rettangolo verde calcato dall’ACB ed utilizzato dall’atletica, ma si procederà nel contempo al riordino della superficie oggi soggetta a Piano particolareggiato. Confermata anche l’edificazione residenziale adiacente (lungo le vie Motta e Mirasole), in alcuni casi da «sistemare», con indici minimi e sfruttando le potenzialità residue. Nessuna estensione, pertanto. Si punterà altresì a diversificare i contenuti.

Cosa si può fare oggi

Del futuro del comparto (di oltre 65 mila metri quadrati) se ne parla oramai da anni. L’argomento è più volte approdato sui banchi non solo dell’Esecutivo, chiaro, ma pure del Consiglio comunale. Nel marzo 2022 il plenum aveva accolto la mozione presentata da Alberto Casari (Unità di sinistra) per un miglioramento infrastrutturale delle aree di svago ubicate nelle vicinanze dello stadio, del campo di calcio B in sintetico, della palestra della Società federale di ginnastica, dello skate park, delle scuole elementari Nord in fase di ristrutturazione e dell’ex Stallone. Secondo il Legislativo turrito servirebbero tavoli e panchine nonché superfici per la pratica di altre discipline (come ad esempio il beach volley ed il ping pong) così da trasformarlo in un vero e proprio punto di incontro. Ora come ora nel quartiere che «abbraccia» lo stadio granata sono consentiti contenuti prevalentemente abitativi e superfici commerciali, amministrative e alberghiere per un massimo di ca. 1/9 della Superficie utile lorda complessiva «realizzata sui singoli fondi. Nel frattempo sono ammessi interventi di miglioria di piccola entità per le infrastrutture sportive». In questo senso, come ben sapete, si è proceduto negli ultimi tre lustri ad alcuni restyling del Comunale e della pista di atletica.

Le potenzialità residue

Il Programma d’azione comunale (PAC), che «disegna» la Bellinzona del 2040, ha individuato l’area come polo di sviluppo; indicando appunto la necessità di procedere all’elaborazione di una variante di Piano regolatore con orientamento prevalentemente volto allo svago e allo sport, con sfruttamento delle potenzialità edificatorie residue per il riordino del comparto. «Richiamate le indicazioni del PAC, i servizi interessati (in particolare l’ente autonomo Bellinzona sport) hanno già l’intenzione di approfondire un piano di sviluppo (che travalica il solo comparto in questione) per successivamente proporre i progetti di realizzazione a tappe in base ai bisogni e, per quanto le realizzazioni fossero da parte dell’ente pubblico e non in sinergia con i privati, compatibilmente con le disponibilità finanziarie della Città. L’area ha peraltro una vocazione pubblica, ma non necessariamente orientata solo alle attività sportive. Per questi motivi la scelta della modalità di gestione appare oggi prematura», scriveva l’Esecutivo, quattro anni fa, nelle osservazioni preliminari alla mozione socialista citata in precedenza. Un’altra mozione, quella dei Verdi (primo firmatario Ronald David) che chiedeva in sostanza di «arricchire» lo skate park (costato circa 415 mila franchi) di altre proposte, è stata per contro respinta a fine novembre 2024 per dieci voti. Il valore degli impianti sportivi, ricordiamo, è superiore ai 100 milioni. Con investimenti rilevanti per la manutenzione.

L’esempio di Winterthur

Per l’ammodernamento del Comunale (inaugurato nel 1947, ristrutturato in modo rilevante nel 2008 e 2019 e, marginalmente, nella primavera 2022 con l’edificazione della torretta, sul lato sud, per le riprese televisive e l’allargamento di una via di fuga) la Città guarda con interesse al concetto della Schützenwiese di Winterthur. Le autorità zurighesi, in collaborazione con la società calcistica, hanno approntato un piano di intervento a fasi che tiene conto delle esigenze pianificatorie, politiche e soprattutto finanziarie. Per Bellinzona l’orizzonte temporale è il 2030.

Il futuro? Dammi 5

Il Programma d’azione comunale prevede cinque poli di sviluppo multifunzionali nel futuro di Bellinzona. I luoghi strategici a destinazione mista (abitativa, lavorativa, produttiva e di svago) sono un tassello fondamentale per concretizzare gli obiettivi dello sviluppo insediativo centripeto di qualità. A quelli notissimi delle Officine FFS e delle Ferriere Cattaneo, dove sorgeranno a tappe dei quartieri innovativi, si aggiungono quelli dello stadio (che vi illustriamo oggi) nonché i comparti Capeleta a Camorino ed in centro paese a Claro.

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