L'aperitivo digitale del 22 agosto 2023

Care lettrici e cari lettori, bentornati con l'appuntamento dell'Aperitivo Digitale.
Addio a Toto Cutugno
È morto Toto Cutugno. A 80 anni appena compiuti a luglio, il cantautore si è spento oggi intorno alle 16 all'ospedale San Raffaele di Milano dove era ricoverato. A dare la notizia all'ANSA è il suo manager Danilo Mancuso: «Dopo una lunga malattia, il cantante si era aggravato negli ultimi mesi».
La Corea del Nord pronta a lanciare un nuovo satellite
È questione di giorni: dopo il tentativo fallito a maggio, la Corea del Nord ha intenzione di lanciare, nuovamente, un satellite. A breve, brevissimo. Ieri, nell'avvisare la Guardia costiera giapponese, Pyongyang ha precisato che il lancio avverrà, verosimilmente, nei prossimi giorni. Secondo le indiscrezioni dei media nipponici, in un periodo tra il 24 e il 31 agosto. Ma attenzione: non si tratterà di un satellite qualunque. La Corea del Nord, per prima, già a maggio, ne parlava descrivendolo come il suo «primo satellite da ricognizione militare». In altre parole, un satellite spia. Definito da Pyongyang anche come «un necessario contrappeso alla crescente presenza militare statunitense nella regione». Ed è proprio da qui, insomma, che iniziano i guai. Vediamo di che cosa si tratta.
Microsoft si rivolge a Ubisoft, perché?
Colpo di scena nel mondo dove grandi aziende e videogiochi si incontrano. Microsoft, che da anni tenta di finalizzare l'acquisizione di Activision Blizzard, ha proposto oggi un nuovo accordo con il quale aggirare, una volta per tutte, i timori diffusi — fra autorità e concorrenza, soprattutto in casa Sony — che l'affare porti a un monopolio. Nel Regno Unito, dove si sta svolgendo la più recente battaglia, oggi l'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Competition and Markets Authority, CMA) ha annunciato un ordine definitivo che impedisce il completamento dell'accordo originale. Troppi i timori, fra gli altri, che le nozze del gigante di Redmond con il publisher americano potessero soffocare l'innovazione nell'emergente mercato del cloud gaming. Tuttavia, la CMA ha specificato che indagherà su una nuova proposta promossa da Microsoft e Activision. Quale? Eccola.
Giacarta è la città più inquinata al mondo
Tempi duri, durissimi, per la capitale indonesiana. Che Giacarta abbia un problema con l'inquinamento è ormai risaputo. Così come è noto che, da qui a non molti anni, la città potrebbe sprofondare. Situazione che, già da anni, ha portato — non senza diverse difficoltà — alla costruzione di una nuova capitale. Al momento, però, a interessare maggiormente sono proprio le condizioni dell'aria. Ormai troppo inquinata per consentire ai suoi cittadini un regolare svolgimento delle attività quotidiane. Proprio per questa ragione, è stato ordinato ai dipendenti pubblici di lavorare da casa. Un'alternativa che, potenzialmente, dovrebbe aiutare a ridurre la congestione del traffico, migliorando la qualità dell'aria della capitale, ormai pessima, anche a causa delle innumerevoli fabbriche e centrali elettriche e a carbone presenti sul territorio. L'articolo completo.
Sostegno all'Ucraina: anche in Irlanda tiene banco il tema della neutralità
Neutralità. Il tema rimane caldo. In Svizzera, da oltre un anno, si discute sulla posizione che la Confederazione dovrebbe assumere nei confronti di Russia e Ucraina, di aggressore e difensore, in una guerra che sta cambiando la faccia dell'Europa. A livello federale – e non solo – si dibatte su tutto: dall'applicazione delle sanzioni alla riesportazione di armi. Ma l'argomento non si ferma ai nostri confini. A parlarne, e intensamente, è in questi giorni anche l'Irlanda. Paese storicamente neutrale, si trova ora ad affrontare una questione spinosa: il governo, hanno recentemente riferito media locali, ha acconsentito all'addestramento di militari ucraini senza dare alcun annuncio pubblico. Una mossa, denunciano i critici, che sa di vero e proprio «insabbiamento». Di qui la «seria minaccia» alla neutralità irlandese. L'approfondimento di Giacomo Butti.
Quello scontrino del Lago di Como
Dopo l'accusa, diciamo così, la parola passa alla difesa. Il ristoratore di Dongo non ci sta. Accusato da Barbara, una cliente, di aver inserito nello scontrino un contorno in più e, ancora, di averla costretta a rimanere nel ristorante per saldare il conto, l'uomo ha affidato a Qui Como la sua versione. Punto primo: sul web, la donna avrebbe scritto recensioni molto negative di altri locali. «Segno – ha spiegato il ristoratore – che questa donna prova gusto a rovinare chi fa il nostro lavoro». Ma all'uomo, soprattutto, premeva raccontare come, a suo dire, sono andate veramente le cose. L'articolo.