Il caso

«Occorre intervenire prima che sia troppo tardi»

Bellinzona, il consigliere comunale Nevio Canepa invita il Municipio a valutare lo stato di manutenzione degli argini fluviali e delle camere di trattenuta - «Entrambi devono essere puliti sennò possono cedere in caso di piogge intense»
Quanto successo all'asilo al Palasio nel 2021. © CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
07.08.2024 06:00

La Mesolcina. La Vallemaggia. Immagini di distruzione. Tragedie immani. La natura, questa estate, ha fatto piangere la Svizzera italiana come non mai. Non vi erano stati morti, per fortuna, ma la devastazione del 7 agosto 2021 è ancora nella memoria di molti bellinzonesi. Il maltempo aveva danneggiato la scuola dell’infanzia al Palasio di Giubiasco provocando danni per quasi 4 milioni di franchi. Il cedimento dell’argine del riale Fossato aveva lasciato campo aperto ad acqua, fango e detriti che invasero l’asilo rendendolo inagibile per gli oltre 150 bambini e i loro maestri per un anno.

Le condizioni meteo sempre più estreme (vi ricordate, ahinoi, la fulminea grandinata dello scorso 12 luglio e piazza Indipendenza completamente allagata? O, ancora, i contadini del Piano di Magadino messi in ginocchio dallo stesso terribile evento?) e le precipitazioni che in pochi minuti possono lasciare il segno in modo duro preoccupano le autorità e la politica.

Cosa bisogna fare

Il neoconsigliere comunale de Il Centro Nevio Canepa ha appena inoltrato un’interrogazione all’Esecutivo cittadino attraverso la quale chiede una «possibile analisi sui potenziali danni ambientali e sui rischi per la sicurezza derivanti da situazioni meteorologiche straordinarie» nonché la «conseguente necessaria manutenzione tecnica delle camere di trattenuta e degli argini fluviali». L’esponente dell’ex PPD, attivo professionalmente nella Protezione civile quale istruttore, va dritto al nocciolo della questione. Ovvero vuole sapere dal Municipio se il fiume Ticino e gli affluenti - in territorio di Bellinzona - sono «realmente in uno stato di sicurezza».

La Valle di Sementina

Secondo Canepa - che richiama una precedente risposta del consesso guidato dal sindaco Mario Branda ad un’interrogazione presentata nel 2021 da due colleghi di partito riguardante la valle di Sementina - la manutenzione delle camere di trattenuta e degli argini è «essenziale per garantire la sicurezza ambientale e prevenire disastri naturali: la negligenza in questo ambito potrebbe portare a gravi conseguenze».

I tre interrogativi

Il rappresentante de Il Centro entra poi nello specifico, osservando che argini e camere di trattenuta non tenuti puliti possono «cedere durante periodi di piogge intense, aumentando il rischio di inondazioni che possono causare danni significativi alle infrastrutture, alle abitazioni e alle attività agricole, oltre a mettere in pericolo la popolazione». Dopo questa lunga premessa, è l’ora degli interrogativi. Tre, nello specifico, quelli che il 34.enne sottopone all’attenzione dell’Esecutivo.

Uno: «Sono state fatte delle riflessioni in merito alla situazione attuale circa lo stato di contenimento delle camere di trattenuta e degli argini fluviali nel nostro Comune?». Due: «In un prossimo futuro sono previste delle puntuali ricognizioni per valutare lo stato di manutenzione di queste infrastrutture?». Terza ed ultima domanda: «Sono stati pianificati interventi di bonifica e manutenzione necessari per garantire la sicurezza e la protezione della popolazione?».

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