L'editoriale

Casa anziani: la lezione della giustizia sul virus

Una sentenza che farà giurisprudenza per una situazione straordinaria che ha comportato misure eccezionali
Alan Del Don
19.01.2023 06:00

La premessa è scontata, ma inevitabile: la sentenza pronunciata ieri, nel processo a carico dei vertici della casa anziani di Sementina, farà giurisprudenza a livello svizzero. E già questo basta e avanza per capirne l’importanza. La presidente della Pretura penale di Bellinzona Elettra Orsetta Bernasconi Matti, non a caso, leggendo il dispositivo, ha calibrato le parole, limitandosi a soppesare i fatti e quanto emerso durante il dibattimento e tralasciando le considerazioni di merito. Bisognava accertare quanto successo nell’istituto durante la fase più acuta della pandemia, e ciò è stato fatto. Una situazione eccezionale, senza precedenti. E per quello difficile da inquadrare, allora, mentre oggi dopo tre anni di convivenza abbiamo imparato a conoscere la COVID-19.

Ma nella primavera 2020 non era affatto così. La giudice ha riconosciuto le due argomentazioni forti sollevate da accusa e difesa. Partiamo dalla prima, l’autorità del medico cantonale nell’emanare direttive, messa in dubbio dai patrocinatori dei vertici della struttura che l’avevano definito «l’iper-garante» dell’emergenza sanitaria, lui che «non è giurista, ma un funzionario». La sua competenza si fonda sulla legge, ha tagliato corto la presidente. In secondo luogo gli imputati si sono prodigati per garantire il benessere degli ospiti, dando prova di sacrificio per assicurare le migliori condizioni possibili ai degenti.

La giustizia, contrariamente a come viene dipinta, non ha avuto gli occhi bendati. Non ha fatto, cioè, astrazione dalla straordinarietà dell’evento, ma ci ha resi edotti sulla differenza fra raccomandazioni e provvedimenti. Qualcuno, in primis i familiari degli ospiti deceduti, obietterà che sarebbe stato meglio saperlo prima. Come dargli torto. Ma era un mondo ignoto che la Donna con la bilancia e la spada ha guardato solo ora in faccia, dicendoci dove si è sbagliato e cosa si sarebbe dovuto fare per evitare imprudenze e passi falsi in una vicenda dalla quale, peraltro, il Municipio cittadino non esce benissimo.

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