Il caso

Così si ridà splendore alla «Cattedrale»

Bellinzona: gli studenti dell'Accademia di architettura di Mendrisio hanno ripensato l'imponente edificio che sarà il fulcro del futuro quartiere alle Officine - Verrà riaperta la facciata principale e l'immobile si trasformerà in un grande spazio unitario
Ecco come è stata immaginata la "Cattedrale" dagli studenti di architettura di Mendrisio. © Atelier Moor
Alan Del Don
19.12.2025 06:00

Se dev'essere il fulcro del quartiere che sorgerà al posto delle Officine FFS di Bellinzona (e che come vi abbiamo riferito ieri potrebbe accogliere anche la Scuola d'arti e mestieri), allora bisogna recuperare la sua essenza. Quella che le aveva dato, nel 1919, il giovanissimo architetto Mario Chiattone. Gli studenti dell’Accademia di architettura di Mendrisio, diretti da Stefano Moor, ieri hanno presentato alcune idee per il futuro comparto. In particolare si sono chinati sulla riqualifica della «Cattedrale», edificio tutelato a livello cantonale, per la quale si propone la «riapertura» della facciata principale verso via Varrone, l’asse che collega lo stabilimento industriale al fiume Ticino ed al centro storico, affinché torni ad essere «un punto di riferimento nel paesaggio urbano». Scale ed ascensori collegheranno i vari piani «rendendo chiara l’organizzazione interna». Si trasformerebbe, in questo modo, in una struttura polivalente, «preservando allo stesso tempo l’unità e la qualità dello spazio storico».

La maestosità delle locomotive

L’imponente edificio in pietra che da oltre un secolo ospita il montaggio delle locomotive è destinato ad accogliere contenuti culturali, sociali ed aggregativi. Fin dalla sua costruzione fu al centro della curiosità dei cittadini ed altresì di molti fotografi che ne hanno fatto il soggetto preferito per i loro scatti. Ciò in virtù delle dimensioni dell’immobile che occupa un’area di 3.625 metri quadrati e, soprattutto, per le due gru di 80 tonnellate. La realizzazione dell’edificio fu una scelta obbligata a seguito dell’elettrificazione della linea del San Gottardo alla fine della Prima guerra mondiale. Per Bellinzona gli ultimi due decenni del 1800 e i primi due del Novecento furono anni di importanti cambiamenti. In primo luogo nel 1878 la Turrita venne designata capitale stabile del Cantone Ticino. A seguire, nel 1889, vennero edificate le Officine FFS che dopo cinque anni davano lavoro a 425 persone (in realtà i capannoni più a sud videro la luce tra il 1886 ed il 1890, mentre nel 1884 venne inaugurato il viale Atelier, necessario per accedere all’impianto). Allora il Comune contava 10.000 abitanti; un quinto era attivo nel settore industriale. Sorsero commerci, ritrovi pubblici e persino il quartiere San Giovanni. Lo sviluppo successivo della Città e dell’agglomerato fu legato alle regie federali e all’amministrazione cantonale.

Rimuovere le aggiunte

Assieme all'«Almenda», il grande parco pubblico, la «Cattedrale» costituirà il cuore pulsante del quartiere che si svilupperà a tappe dopo il 2030. «Nel corso del Novecento la costruzione originaria è stata progressivamente nascosta da numerosi annessi realizzati davanti alla facciata longitudinale, compromettendone la leggibilità architettonica e il rapporto con il contesto urbano», rilevano i futuri architetti dell'Atelier Moor. L'intervento ipotizzato mira pertanto a restituirle centralità «rimuovendo le aggiunte successive e riaprendo», come detto, la facciata principale verso via Varrone: «La presenza di due ingressi equivalenti sulle facciate minori suggerisce di mantenerli e valorizzarli come soglie simmetriche che introducono allo spazio interno, concepito come un grande volume unitario. Per preservare questa continuità spaziale, le funzioni tecniche e di servizio vengono spostate in un nuovo piano interrato, collocato sul tracciato degli attuali binari e raggiungibile da due scale centrali».  

Correlati
Tappeto rosso per l'Arti e mestieri (ma ci vorranno anni)
Bellinzona: via libera del Gran Consiglio alla mozione che chiede di trasferire la scuola nel futuro quartiere che sorgerà al posto delle Officine FFS - Tuttavia vi sono alcuni aspetti da chiarire, a partire dalla pianificazione che dovrà essere rivista e dalle analisi del DECS
Il passato che diventa futuro
Bellinzona: nel moderno quartiere alle Officine FFS non sarà solo la «Cattedrale» ad essere riconvertita, ma anche altri edifici storici legati al secolare passato industriale come la forgia e la salderia – Previsti dei contenuti in grado di inserirsi nell’ambiente abitativo, ovvero poco rumorosi
La maestosità delle locomotive in «Cattedrale»
Festeggia un secolo di vita lo storico edificio dello stabilimento industriale di Bellinzona - In futuro è destinato a diventare il fulcro del quartiere-modello che sorgerà su parte dei terreni che verranno lasciati liberi dal sito produttivo