La città è piena, ma i negozi sono chiusi

«Certo che è un peccato. Personalmente ho consigliato di aprire, ma più di così non posso fare...». C’è soddisfazione, e tanta, per il grande successo della prima edizione dell’evento «Bellinzona in zucca» andato in scena ieri nel centro storico della capitale. Ma vi è pure altrettanto rammarico, nelle parole della presidente della Società dei commercianti Claudia Pagliari, da noi interpellata, per il fatto che i negozi aperti si contavano sulle dita di una mano. Anzi, meno. «Eravamo aperti in due. E abbiamo lavorato benissimo. Sia in questa occasione sia nel weekend precedente. Sono dell’idea che l’energia bisogna metterla nel momento giusto, quando conta. Appuntamenti come quello appena svoltosi attirano moltissime persone, lo si sa, a tutto vantaggio pertanto anche dei commerci», aggiunge la nostra interlocutrice.
Serpentone di curiosi
E la Turrita, ieri, ma pure la settimana precedente, quando i protagonisti erano stati i formaggi e la transumanza, è stata uno spettacolo. Un serpentone di curiosi lungo il viale Stazione. Famiglie, anziani, giovani. Turisti. Era un pullulare di volti e sorrisi. Gongolavano, eccome, bar e ristoranti. Sono mancati all’appello i negozi, appunto. Sarebbe stata una dimostrazione di compattezza di fronte alle evidenti difficoltà degli ultimi anni di cui abbiamo ampiamente riferito (affitti elevati, rincaro dei costi, chiusure, eccetera). Sarà per la prossima volta, dai. Al momento c’è da festeggiare per la buona riuscita della manifestazione. «È andata benissimo, oltre le più rosee aspettative. Naturalmente c’è qualcosa da migliorare, ma ce lo aspettavamo», chiosa la presidente dei Commercianti Claudia Pagliari. Che getta già lo sguardo verso l’imminente inverno. Vi saranno alcune novità per far vivere ulteriormente Bellinzona.