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L'aperitivo digitale del 26 maggio 2023

Dai chiodi sulla Giubiasco-Carena alla licenza del Bellinzona: ecco le principali notizie che potresti esserti perso su CdT.ch
Giacomo Butti
26.05.2023 18:00

Care lettrici, cari lettori, buonasera e bentornati all'appuntamento con l'aperitivo digitale di CdT.ch. Ecco le principali notizie che potreste esservi persi.

Il #DeSaster convince

Nonostante il #DeSaster, De Santis sembra aver convinto. E molto. Lo dimostrano, senza dubbio, gli 8,2 milioni di dollari raccolti in sole 24 ore dall'annuncio della sua candidatura alle presidenziali su Twitter. A questo punto, non più così fallimentare come dipinto nelle scorse ore. Tutto il contrario, anzi. Nell'arco di una giornata, il governatore della Florida ha infatti guadagnato quella che i media statunitensi descrivono come «una cifra enorme». Così enorme da consolidare la sua posizione quale principale rivale di Donald Trump sul fronte repubblicano. E non solo. Ce ne parla Federica Serrao.

Il Bellinzona ha ottenuto la licenza di gioco

Dopo la salvezza sul campo, e dopo aver ricevuto una bocciatura in prima istanza, l'AC Bellinzona può sorridere: il club granata, infatti, ha ricevuto il nullaosta in seconda istanza per disputare il campionato di Challenge League nella stagione 2023-24. Gabriele Gilardi, amministratore unico del club granata, commenta il via libera: «La situazione è sempre stata chiara. Il ruolo di Pablo Bentancur? Non implica alcuna restrizione sul piano giuridico e finanziario». L'articolo è di Massimo Solari.

Viktor Orbán e l'Ucraina

Da una parte, Unione Europea, Stati Uniti e Regno Unito continuano, senza sosta, a sostenere l'Ucraina. Preparandosi perfino a consegnare aerei da combattimento di fabbricazione occidentale, i tanto discussi e chiacchierati F-16. Dall'altra, tuttavia, all'interno del fronte pro-Kiev si intravedono alcune crepe. In particolare, il primo ministro ungherese Viktor Orbán è tornato, prepotentemente, a fare il guastafeste. Martedì, a Doha, in occasione di un forum economico, ha sentenziato: «L'Ucraina non ha alcuna possibilità di vincere la guerra». All'origine di queste esternazioni c'è un rapporto problematico con Kiev, per tacere del braccio di ferro con l'UE sui fondi di coesione.

Le emissioni di Big Tech

Ma quanto inquina la tecnologia? Riformuliamo: le cosiddette Big Tech, ovvero i maggiori protagonisti del settore, Amazon, Google, Apple, Meta e Microsoft, sono o no aziende sostenibili? Non proprio. Questi cinque colossi, infatti, negli ultimi quattro anni hanno emesso più CO2 di Paesi come Belgio e Romania. È quanto emerge dalla seconda edizione dell'osservatorio ESG Big Tech.

ll problema della plastica riciclata

La plastica riciclata? Peggio di quella «normale». O, meglio, potrebbe essere più tossica poiché conterrebbe diverse sostanze chimiche pericolose. In un nuovo rapporto, Greenpeace ha sottolineato non solo la pericolosità della plastica riciclata ma, soprattutto, la necessità di affrontare subito la problematica. Chiedendo ai governi, in particolare, di intraprendere azioni concrete e immediate. Per capirne di più, Marcello Pelizzari si è rivolto a Joëlle Hérin, esperta di consumo ed economia circolare in seno al ramo elvetico di Greenpeace.

«Ho i miei sospetti su chi ha piazzato i chiodi»

L’organizzatrice della Giubiasco-Carena, Chiara Ghisletta-Spini, ha deciso di sporgere denuncia contro ignoti per i chiodi trovati sul percorso della gara ciclistica che si è tenuta dal 19 al 21 maggio scorsi. Ma non è tutto perché «la Polizia sta indagando e nel frattempo sono emersi altri atti gravissimi come per esempio sul percorso MTB 392, dove è stato trovato filo spinato e massi posizionati appositamente per disturbare il percorso delle MTB». «Ho i miei sospetti; l'anno prossimo prenderemo tutte le precauzioni necessarie». Ce ne parla Davide Rotondo.

Il greenwashing europeo

Il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, sta facendo greenwashing? Può darsi. Questa, almeno, è l'accusa mossa al politico, desideroso dal canto suo di mostrare un'immagine sempre più verde e, diciamo, amica del clima. Poche settimane fa, Michel era stato criticato per l'uso – ritenuto massiccio – di jet privati. l politico belga si è difeso spiegando che ogni viaggio viene compensato attraverso l'acquisto di crediti per le emissioni di CO2. Una pratica che, però, sembra tutto fuorché trasparente

La sfida cinese

Ci siamo. Il Comac C919, l'aereo cinese che sfida l'Occidente, è pronto per il suo primo, primissimo volo commerciale: farà il suo debutto sulla tratta Shanghai-Pechino grazie a China Eastern Airlines. Un battesimo, manco a dirlo, molto atteso considerando gli anni di ricerca e sviluppo, i test, i ritardi e, in generale, le pressioni di Pechino affinché il progetto andasse a buon fine. Ma la Cina saprà vincere questa partita?