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Cassa malati sempre più cara: in Ticino l'aumento è del 7,1%

Il prossimo anno il premio medio mensile ammonterà a 393.30 franchi in Svizzera (+4,4%), mentre nel nostro cantone, il più colpito dall'incremento, salirà a ben 501.50 franchi (+33.20 franchi) – LA CONFERENZA STAMPA e LE REAZIONI
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Cassa malati sempre più cara: in Ticino l'aumento è del 7,1%
Red. Online
23.09.2025 15:00
19:10
19:10
De Rosa: «Un sistema perverso che va riformato a livello federale»

Il direttore del DSS, Raffaele De Rosa, commenta ai microfoni di Teleticino: «Vorrei deplorare la decisione presa dall'Ufficio federale di aumentare del 7,1% il premio per il nostro Cantone, andando a correggere al rialzo le proposte fatte dagli stessi assicuratori malattia. Hanno motivato questa decisione con l'esigenza - attribuita al nostro Cantone - di un cosiddetto effetto di recupero. Quindi, dicendo che in passato il Ticino ha pagato meno premi rispetto a quanto è stato speso. Molti ticinesi hanno inoltre cambiato cassa e quindi le casse malati hanno incassato meno premi. C’è quindi un'esigenza di recupero. Ritengo comunque paradossale, pensando agli ultimi quattro anni, imputare al Ticino che si è pagato meno premi di cassa malati. Si tratta di un sistema perverso, perché il cittadino a settembre-ottobre valuta la cassa malati anche in base ai premi e spesso opta per una meno cara: ecco che l’anno successivo l’Ufficio federale valuta minori ricavi, ovvero meno incassi da parte degli assicuratori. Quindi, in questo caso specifico, c’è un +0,8% da recuperare. Un sistema perverso che va urgentemente riformato a livello federale».

Il consigliere di Stato, inoltre, «invita a riflettere anche sulle conseguenze» delle due proposte in votazione domenica, «in termini anche di maggior impatto con l’aumento di imposta per tutti i cittadini».

18:19
18:19
«Di questo passo una parte della popolazione rinuncerà alle cure»

Il consigliere agli Stati (PS/NE), nonché vicepresidente dell'Organizzazione svizzera dei pazienti (OSP), Baptiste Hurni, si è detto preoccupato per il nuovo aumento dei premi di cassa malati annunciati oggi e teme che di questo passo una parte della popolazione rinunci alle cure. Per evitare tale scenario, il «senatore» neocastellano sostiene che sia necessario fissare in modo più chiaro le tariffe sanitarie.

«Con questo aumento c'è un vero rischio per la salute pubblica», ha dichiarato questa sera il 39enne socialista interpellato dall'agenzia Keystone-ATS. «La popolazione sta scegliendo sempre più spesso la franchigia più alta e non riesce più a permettersi le curare», sottolinea Hurni. Per il vicepresidente dell'OSP, il Parlamento ha dimostrato di essere «incapace» di prendere misure per contenere l'aumento, riassume.

17:41
17:41
ACSI, Crüzer: «Siamo davanti a una crisi sociale»

Gli assicurati sono i più toccati dall'ultima stangata dei premi di cassa malati e sicuramente tutti faranno le proprie valutazioni per capire come risparmiare. A consigliare ed essere a stretto contatto con gli assicurati c'è l'Associazione dei consumatori della Svizzera italiana (ACSI). «Siamo davanti a una crisi sociale», commenta la segretaria generale Antonella Crüzer. «Il premio non può essere una fonte di indebitamento per le consumatrici e i consumatori. Se il Ticino diventa il cantone con il premio più alto di tutta la Svizzera l'anno prossimo, è anche il cantone con i salari più bassi. Questo ha delle conseguenze sul potere d'acquisto. C'è poi anche una preoccupazione all'accesso alle cure. La medicina non può diventare a due velocità». 

Nel 2026 il premio medio supererà i 500 franchi mensili, ma già oggi molti assicurati pagano oltre 700 franchi al mese, fa notare Crüzer. L’associazione invita a sostenere l’iniziativa popolare per il 10%, che propone di fissare un tetto massimo per i premi in rapporto al reddito. «È l’unica misura concreta a disposizione immediata, anche se sappiamo non risolverà il problema del contenimento dei costi», sottolinea l’ACSI, che continua a offrire consulenze gratuite per aiutare le famiglie a cambiare cassa malati o ottimizzare le polizze. Tuttavia, queste possibilità restano limitate: «Il cambiamento di cassa può portare a piccoli risparmi ma non risolve il problema di fondo. Servono riforme strutturali».

17:29
17:29
Denti: «Trattati da Berna come gli ultimi della scala»

Ad indignarsi sull'ennesima stangata dei premi di cassa malati non c'è solo il mondo politico. Anche i professionisti del settore sanitario sono toccati da questo importante aumento. Per il presidente dell'ordine dei medici del Canton Ticino Franco Denti è difficile giustificare un rincaro così marcato a fronte di una crescita della spesa sanitaria più contenuta. «Ancora una volta siamo stati trattati da Berna come gli ultimi della scala. La spesa sanitaria cresce del 3-4% e noi ci troviamo con un aumento del 7%. Dal 1996, ossia dall'inizio della LAMal, il Canton Ticino paga il 25% in più rispetto alla media svizzera. Il Consiglio federale non cambia il suo approccio e noi continuiamo a essere confrontati con queste sorprese, che possono lasciare solo indignati».

Secondo Denti il Cantone ha tuttavia un margine di azione, soprattutto rivolto al futuro. «L'anno scorso la stessa consigliera federale Baume-Schneider disse che il Ticino non sbaglia niente, ma paga gli errori del passato: questi errori stanno perdurando, la responsabilità va in primis al Parlamento ticinese che non riesce a fare una pianificazione sanitaria. Continuano a prevalere discorsi di regionalismo e patriottismo degli ospedali, dimenticandosi l'interesse del paziente». 

17:00
17:00
Il PS: «I dazi di Trump non devono essere scaricati sulla popolazione svizzera»

Il PS intende alleviare il peso sulle economie domestiche tramite un'iniziativa per introdurre delle riduzioni dei premi di cassa malati legate al reddito. Inoltre, nel loro comunicato, i socialisti si oppongono con veemenza a un aumento del costo dei medicamenti motivato dai dazi doganali imposti dagli Stati Uniti.

Attraverso l'iniziativa popolare il PS intende abbandonare il sistema di premi pro capite, in favore di un sistema con delle riduzioni. «Come per l’AVS, i più ricchi dovrebbero contribuire di più affinché le persone con redditi bassi e medi abbiano meno da pagare», si legge nel comunicato.

«I dazi doganali ingiustificati che Trump intende imporre ai prodotti farmaceutici elvetici non devono essere scaricati sulla popolazione in Svizzera», avverte inoltre il co-presidente del Gruppo socialista alle Camere federali, Samuel Bendahan (VD).

Infine, il partito ritiene che sia necessario attuare rapidamente il pacchetto di misure per frenare l'aumento dei costi sanitari, ma che «la maggioranza di centrodestra non abbia mostrato finora la volontà politica per raggiungere questo obiettivo».

16:53
16:53
Nel mirino di prio.swiss pure i farmaci dimagranti

L'Associazione degli assicuratori malattia svizzeri prio.swiss intende sfruttare maggiormente il potenziale di efficienza del sistema sanitario elvetico per contenere l'aumento dei costi sanitari. Punta su una migliore pianificazione delle cure, sull'eliminazione dei doppioni e su una revisione di alcune prestazioni.

Nel mirino di prio.swiss ci sono tre settori: l'assistenza prestata dai famigliari curanti, i farmaci dimagranti e la psicoterapia. Questi tre casi richiedono un intervento delle autorità, indica in una nota odierna l'associazione di categoria della casse malati.

Per quanto riguarda i familiari curanti, prio.swiss denuncia le aziende che «realizzano margini molto elevati» a scapito degli assicurati grazie a tariffe eccessive. L'associazione chiede quindi una riduzione del contributo LAMal da parte dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).

Prio.swiss chiede anche un migliore controllo delle condizioni di rimborso dei nuovi farmaci dimagranti, il cui successo comporta costi elevati. In particolare, l'Associazione degli assicuratori malattia svizzeri vuole che solo i trattamenti dei pazienti affetti da forte sovrappeso o obesità chiaramente correlati a una malattia siano coperti dall'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS).

Infine, prio.swiss chiede un migliore controllo dell'accesso nel campo della psicoterapia. Dal 2022, i costi relativi a questo settore possono essere fatturati nell'ambito del modello di prescrizione tramite l'AMOS, secondo l'associazione. Quest'ultima ritiene necessario controllare l'aumento dei pazienti e abbassare le tariffe attuali fissate dai Cantoni.

Riflettere prima di ampliare

Un altro cavallo di battaglia di prio.swiss è l'ampliamento del catalogo delle prestazioni dell'assicurazione di base. L'associazione denuncia le decisioni prese in modo isolato e che avvantaggiano solo alcuni gruppi. «Ogni ampliamento del catalogo delle prestazioni aumenta i costi e l'onere per tutti gli assicurati», avverte prio.swiss.

L'associazione ricorda inoltre di essere convinta che una pianificazione intercantonale rafforzata delle cure abbia un forte potenziale di miglioramento dell'efficienza e della qualità. Ciò consentirebbe di realizzare risparmi per gli assicurati eliminando inutili duplicazioni.

16:51
16:51
L'USS chiede una rapida attuazione del controprogetto all'iniziativa per premi meno onerosi

Dopo il nuovo aumento dei premi di cassa malati annunciato oggi dalla consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, l'Unione sindacale svizzera (USS) chiede una rapida ed efficace attuazione del controprogetto all'iniziativa per premi meno onerosi.

«È compito dei Cantoni stabilire un obiettivo sociale efficace», afferma l'USS in un comunicato, chiedendo un reale alleggerimento del carico per le famiglie che dispongono di bassi redditi.

«Di fronte a un onere diventato insopportabile, è tempo di porre un freno ai milioni spesi in pubblicità e ai salari sproporzionati dei dirigenti», aggiunge l'USS, alludendo ai fondi - e quindi ai premi degli assicurati - «sperperati dalle casse malati».

In futuro, non solo i contribuenti, ma anche i Cantoni saranno tenuti a prestare un contributo minimo al finanziamento delle riduzioni dei premi, facendosi così carico di una parte dei costi in costante aumento. L'attuazione efficace del controprogetto, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026, è indispensabile, sostiene l'USS.

16:32
16:32
Il Centro chiede «finalmente delle riforme efficaci»

In reazione all'aumento dei premi di cassa malati anche per il 2026, il Centro chiede «finalmente delle riforme efficaci» e dichiara attraverso un comunicato di impegnarsi «con determinazione a favore di un sistema sanitario accessibile e a prezzi contenuti per tutti».

Già oggi circa 2,5 milioni di persone faticano a pagare i premi e la situazione coinvolge particolarmente le famiglie. L'introduzione del finanziamento uniforme delle cure (Riforma EFAS) viene visto come un passo nella direzione giusta.

La Svizzera dispone attualmente di uno dei migliori sistemi sanitari al mondo, che deve però rimanere accessibile e sostenibile anche per le generazioni future, sostiene il partito.

La salute non deve diventare un lusso e in questo senso il continuo aumento dei premi è «inaccettabile», dichiara la vicepresidente e consigliera nazionale Yvonne Bürgin (ZH).

16:31
16:31
La CDS: «Se crescono gli oneri sanitari salgono anche i premi, bisogna intervenire sui primi»

Se crescono gli oneri sanitari salgono anche i premi, bisogna quindi intervenire sui primi per limitare la crescita dei secondi: è la reazione della Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità (CDS) - cioè l'organo che riunisce i consiglieri di stato responsabili del dossier sanità - all'annuncio dell'ennesimo aumento delle fatture a carico degli assicurati reso noto oggi a Berna.

«In linea di principio, l'andamento dei premi segue l'andamento dei costi», afferma il presidente della CDS Lukas Engelberger in una presa di posizione sul tema. «Per ridurre l'onere dei premi è quindi necessario contenere anche la progressione dei costi. Tutti gli attori del settore sanitario hanno il dovere di adottare o sostenere misure adeguate per contenerli», aggiunge l'esponente del Centro che siede da più di dieci anni nel governo di Basilea Città.

«Sono state avviate diverse riforme volte a contenere la spesa delle prestazioni mediche e quindi l'onere dei premi», aggiunge il 50enne. A suo avviso anche la digitalizzazione offre un potenziale per frenare i costi, poiché contribuisce ad evitare i doppioni nei trattamenti.

«Per molte famiglie e numerose persone in Svizzera l'onere dei premi è un vero problema», riconosce il giurista con studi a Basilea, a Londra e in Germania. I cantoni concedono quindi agli assicurati in condizioni economiche modeste sussidi individuali: lo scorso anno Confederazione e cantoni hanno versato versato 6,6 miliardi per ridurre i premi e nel 2026 l'importo aumenterà ancora.

16:30
16:30
Il PLR: «Questa qualità e queste prestazioni hanno un prezzo»

Per il PLR la qualità delle cure in Svizzera è eccellente, ma il catalogo delle prestazioni coperte dall'assicurazione di base obbligatoria continua ad ampliarsi. «Questa qualità e queste prestazioni hanno un prezzo», si legge nel comunicato.

Per il PLR inoltre, le proposte di PS e Verdi di orientarsi verso una medicina statalizzata e di porre un tetto massimo ai premi, andrebbero a penalizzare il ceto medio e nasconderebbero i costi, senza risparmiare.

Secondo il PLR, le soluzioni sono il finanziamento uniforme delle cure (Riforma EFAS) che «renderà più efficiente l'assistenza sanitaria e consentirà di risparmiare in futuro centinaia di milioni di franchi all'anno, introducendo interventi ambulatoriale al posto di ricoveri non necessari» e l'introduzione delle nuove tariffe mediche a partire dal 2026, che andranno a eliminare «incentivi negativi, che risalgono a diversi decenni fa e a garantire remunerazioni eque»

Infine, i liberali radicali chiedono di favorire la qualità dei trattamenti piuttosto che la loro quantità e di ridurre la burocrazia a carico di medici e personale ospedaliero.

16:15
16:15
Medici e ospedali chiedono l'attuazione coerente delle riforme

La Federazione dei medici svizzeri (FMH) chiede l'attuazione coerente delle riforme in corso nel settore sanitario. L'aumento dei premi dell'assicurazione malattie annunciato oggi dalla consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider lo ha chiaramente dimostrato.

Con l'introduzione del finanziamento uniforme delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie (EFAS) e l'imminente revisione tariffaria, sono state poste le basi per garantire un'assistenza sanitaria efficiente in termini di costi e di alta qualità, ha comunicato l'FMH.

Affinché il sistema sanitario rimanga sostenibile nel lungo periodo, occorre finalmente promuovere in modo coerente l'assistenza ambulatoriale con tariffe eque e in grado di coprire i costi, ha dal canto suo indicato l'associazione Ospedali svizzeri H+. Senza un finanziamento equo con tariffe in grado di coprire i costi, gli ospedali non sarebbero in grado di mantenere la loro consueta offerta di assistenza. È ora necessario un ripensamento da parte della politica e degli assicuratori per alleggerire il carico sulla popolazione e dare una prospettiva agli ospedali.

15:59
15:59
I Verdi chiedono «un cambiamento di sistema»

I Verdi denunciano la crescita del 4,4% a livello nazionale dei premi di cassa malati. «Il rituale annuo dell'aumento dei premi va fermato», sostiene la consigliera nazionale Léonore Porchet (VD)

Per il partito ecologista c'è bisogno di un «cambiamento fondamentale del sistema, basato sulla solidarietà e sulla prevenzione», si legge in un comunicato odierno.

«Ancora una volta il Parlamento rimane con le mani in mano di fronte a un aumento che mette in ginocchio molte persone», viene aggiunto.

C'è infine spazio per una frecciatina a Vas Narasimhan, CEO di Novartis: «contrariamente alle dichiarazioni aberranti del direttore di Novartis è urgente abbassare i costi dei medicamenti, assai più elevati in Svizzera che all'estero».

15:58
15:58
SKS chiede uno «sgravio immediato» per i consuamtori

Dopo l'annuncio dell'aumento del 4,4% dei premi medi mensili dell'assicurazione malattie per il 2026, la Fondazione svizzerotedesca per la protezione dei consumatori (SKS) chiede uno sgravio immediato per i consumatori. Sono necessarie riforme efficaci che affrontino il problema alla radice e riducano i costi.

Gli ostacoli politici e gli interessi dell'industria farmaceutica, dei fornitori di prestazioni e delle assicurazioni non devono più gravare sui contribuenti, ha indicato oggi in una nota SKS. Sempre più persone rimandano o rinunciano del tutto alle cure necessarie perché non possono più permettersi i costi. Particolarmente colpiti da questo onere sono i nuclei familiari con reddito medio che non beneficiano di riduzioni dei premi.

15:54
15:54
La reazione ticinese: «Un ulteriore aggravio per la popolazione, il sistema ha raggiunto i suoi limiti»

Il Consiglio di Stato ticinese, tramite una nota, ha deplorato «l’ulteriore incremento, che fa seguito a tre anni di rincari marcati e che rappresenta un ulteriore aggravio per la popolazione, in un contesto di difficoltà anche per le finanze cantonali».

Anche quest’anno, leggiamo, «l’UFSP ha rivisto al rialzo le stime degli assicuratori malattia in Ticino, a seguito delle esigenze di recupero degli anni precedenti. Una decisione che il Governo ticinese stigmatizza e che evidenzia una volta di più come il sistema sia giunto ai suoi limiti. Dall’UFSP e dagli assicuratori malattia è lecito attendersi una maggiore vigilanza sui costi, affinché le stime possano essere confermate di anno in anno, senza necessità di ulteriormente alzare il valore dei premi per pareggiare i conti a posteriori».

L’evoluzione della spesa in Ticino – dettata dalla densità dei fornitori di prestazione, dai volumi delle prestazioni effettuate e dalla struttura demografica – «richiama ogni attore del sistema alla propria responsabilità nel contenere i costi. L’andamento degli ultimi cinque anni mostra che la spesa cresce in particolare nel settore ambulatoriale e in quello dei medicamenti. Sebbene i margini di intervento cantonali siano limitati, su questi ambiti il Cantone ha agito tempestivamente con le due moratorie che prevedono il blocco delle autorizzazioni in alcune specializzazioni mediche e nel settore delle cure a domicilio. Per ridurre il costo dei medicamenti il Consiglio di Stato si è altresì fatto promotore di due iniziative cantonali, attualmente al vaglio del Gran Consiglio».

La crescita dei premi, conclude il Consiglio di Stato, «comporta un adeguamento automatico della spesa per i sussidi di cassa malati (RIPAM) che nel 2026 salirà a 453,5 milioni, ossia 30 milioni in più rispetto ai dati di preconsuntivo 2025. Il meccanismo automatico dimostra che l’attuale sistema RIPAM ticinese è tra i più sociali in Svizzera, risulta tra i più generosi a livello nazionale e permette di sostenere circa un cittadino su tre».

15:40
15:40
FINE DELLA CONFERENZA STAMPA
15:35
15:35
Per il Ticino gli assicuratori avevano proposto un incremento minore, ma «bisogna essere trasparenti e coprire i costi»

Come detto, i premi per il 2026 sono stati fissati dagli assicuratori e sottoposti all’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), che ha esaminato in dettaglio la loro conformità alle disposizioni di legge e richiesto adeguamenti laddove necessario. Baume-Schneider ha precisato che «se i premi non vengono adattati ai costi, l’aumento slitta all’anno successivo. Può essere deludente, ma è una questione di trasparenza».

Un giornalista ticinese ha quindi chiesto se ci sono cantoni in cui l’UFSP, per il 2026, ha aumentato i premi rispetto alla proposta degli assicuratori malattia. Thomas Christen, vicedirettore dell'UFSP, ha dichiarato che questo è avvenuto nel canton Glarona e in Ticino. «Il compito dell'Ufficio federale della sanità pubblica è quello di garantire che i premi possano coprire i costi nel rispettivo Cantone. In generale, tra la prima proposta e la decisone finale ci possono essere delle riduzioni». Ma a Glarona e in Ticino i premi sono stati aumentati rispetto alla proposta iniziale «per assicurarci che i premi coprissero effettivamente i costi».

In Ticino, gli assicuratori avevano proposto un aumento del premio medio per il 2026 del 5,8%. Ma l'UFSP lo ha corretto (innalzandolo) di 1,3 punti percentuali (da qui l'aumento annunciato del 7,1%).

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15:30
15:30
«No, non sono per niente soddisfatta»

Rispetto al +6% del 2025, nel 2026 il premio medio mensile aumenterà del 4,4% a livello nazionale. «No, non sono assolutamente soddisfatta», ha risposto Baume-Schneider alla domanda di un giornalista. «Sono però "rassicurata" dal fatto che il sistema è riformabile. Bisogna continuare con il lavoro iniziato per il contenimento dei costi. Con tavole rotonde, colloqui con i partner, contrattazioni e dialogo con i Cantoni. Ma non mi accontento di questo +4,4%».

Rispondendo alle domande dei media, la consigliera federale a capo del DFI ha precisato che il sistema attuale basato su premi individuali (calcolati indipendentemente dal reddito) «non è un tema».

Anne Lévy ha pure aggiunto che a causa dei dazi doganali imposti dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sono attualmente in corso trattative anche sui prezzi dei farmaci. «Si sta lavorando all'attuazione di un nuovo modello d'impatto finanziario, ma è ipotizzabile anche una fase di transizione».

15:24
15:24
Che cosa sarà fatto

Anne Lévy, direttrice dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), ha spiegato che nei prossimi anni verranno attuate misure di contenimento dei costi decise recentemente. Dal 2026, con l’entrata in vigore del controprogetto all’iniziativa per un freno ai costi, il Consiglio federale definirà obiettivi di crescita massima dei costi nell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie. Una commissione sorveglierà l’evoluzione e formulerà raccomandazioni sulle misure da adottare in caso di superamento di tali obiettivi. Nel 2026 entrerà in vigore anche il controprogetto all’iniziativa per premi meno onerosi. Il finanziamento uniforme delle prestazioni sanitarie, che entrerà in vigore nel 2028, allevierà l’onere per chi paga i premi, visto che le prestazioni ambulatoriali non saranno più finanziate esclusivamente tramite i premi, ma anche tramite contributi dei Cantoni.

Anche il secondo pacchetto di misure di contenimento dei costi. mira a ridurre i costi sanitari. Il potenziale di risparmio è stimato fino a mezzo miliardo di franchi all’anno.

15:18
15:18
Il caso ticinese

«Quest'anno, di nuovo, il Ticino è confrontato con un aumento più significativo rispetto agli altri cantoni, anche se contenuto rispetto agli ultimi anni» (+10,5% nel 2025, +10,5% nel 2024, +9,2% nel 2023), ha ammesso la consigliera federale, interpellata da un giornalista ticinese. «Per la popolazione è una situazione difficile. Ma ho costanti contatti con» il consigliere di Stato responsabile del DSS Raffaele «De Rosa e sono state prese misure per la riduzione dei costi. È fondamentale continuare a fare di tutto per ridurre i costi sanitari».

Baume-Schneider ammette che «la situazione, purtroppo, è conosciuta. L'aumento è contenuto rispetto agli ultimi tre anni, ma è comunque l'incremento più alto» in Svizzera.

15:13
15:13
Popolazione più anziana, più trattamenti, tariffe più alte

L’aumento dei premi delle casse malati è una conseguenza diretta della crescita costante dei costi nel settore sanitario, riconducibile a molteplici fattori. Da una parte la maggiore aspettativa di vita della popolazione, i progressi medici (che si traducono in nuove opzioni terapeutiche e medicamenti innovativi), un aumento della domanda di prestazioni sanitarie pro capite. Dall'altra, aumentano le tariffe, ossia i prezzi delle prestazioni nel settore stazionario e ambulatoriale. «Inoltre, il trasferimento dal settore stazionario a quello ambulatoriale prosegue. Il mondo politico è favorevole all’ambulatorizzazione, indicata dal punto di vista medico, perché permette di contenere i costi complessivi. Oggi, tuttavia, questo trasferimento comporta ancora maggiori oneri finanziari per chi paga i premi, visto che i trattamenti ambulatoriali sono finanziati esclusivamente dai premi degli assicurati, mentre i trattamenti stazionari sono parzialmente finanziati dai Cantoni. Ciò cambierà a partire dal 2028, quando entrerà in vigore il finanziamento uniforme delle prestazioni sanitarie».

«Il Consiglio federale e il Dipartimento federale dell’interno (DFI) si impegnano da anni nel contenimento dei costi nel settore sanitario», ha aggiunto Baume-Schneider. In quest’ottica la consigliera federale ha istituito una tavola rotonda alla quale partecipano diversi attori con l’obiettivo di sviluppare misure di contenimento dei costi a breve e medio termine. A fine 2024 i partecipanti si sono impegnati a conseguire risparmi per circa 300 milioni di franchi all’anno a partire dal 2026. Le prime misure verranno approvate in occasione della prossima tavola rotonda che si terrà a ottobre.

15:07
15:07
Grandi differenze a livello cantonale

«La qualità del servizio sanitario in Svizzera è eccellente», ha esordito in conferenza stampa Elisabeth Baume-Schneider, a capo del Dipartimento federale dell’interno (DFI). «L'altra faccia della medaglia sono i costi sanitari elevati». E ci sono grandi differente tra i cantoni. Se l'aumento del premio medio mensile in Svizzera per il 2026 è del 4,4%, infatti, in Ticino l'incremento è del 7,1%.

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15:01
15:01
Il comunicato stampa del DFI

Nel 2026 il premio medio della cassa malati sarà di 393.30 franchi al mese, il che equivale a un aumento del 4,4 per cento o 16.60 franchi rispetto al 2025, in linea con la crescita attesa dei costi sanitari. 

Per gli adulti il premio mensile medio aumenterà di 18.50 franchi (4,1 %) salendo a 465,30 franchi. Quello per i giovani adulti crescerà di 13.30 franchi (4,2 %) raggiungendo i 326.30 franchi. Il premio medio per i minorenni aumenterà di 5.70 franchi (4,9 %) a 122.50 franchi. Il premio medio è calcolato sommando tutti i premi pagati in Svizzera e dividendoli per il numero totale di assicurati.

I premi per il 2026 sono stati fissati dagli assicuratori e sottoposti all’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), che ha esaminato in dettaglio la loro conformità alle disposizioni di legge e richiesto adeguamenti laddove necessario.

La crescita dei costi segue tendenze a lungo termine nel settore sanitario

L’aumento dei premi delle casse malati è una conseguenza diretta della crescita costante dei costi nel settore sanitario. I premi, infatti, devono coprire i costi attesi per ogni assicuratore e ogni Cantone. A fine giugno 2025 i costi erano cresciuti del 4,6 per cento rispetto all’anno precedente.

L’incremento dei costi nel settore sanitario è riconducibile a molteplici fattori. Alcuni sono positivi, come la maggiore aspettativa di vita della popolazione o i progressi medici, che si traducono in nuove opzioni terapeutiche e medicamenti innovativi benché costosi. Oltre a ciò si osserva un aumento della domanda di prestazioni sanitarie pro capite. Parallelamente all’espansione del volume di prestazioni aumentano le tariffe, ossia i prezzi delle prestazioni nel settore stazionario e ambulatoriale. Queste tariffe vengono negoziate tra gli assicuratori e i fornitori di prestazioni. Inoltre, il trasferimento dal settore stazionario a quello ambulatoriale prosegue. Il mondo politico è favorevole all’ambulatorizzazione, indicata dal punto di vista medico, perché permette di contenere i costi complessivi. Oggi, tuttavia, questo trasferimento comporta ancora maggiori oneri finanziari per chi paga i premi, visto che i trattamenti ambulatoriali sono finanziati esclusivamente dai premi degli assicurati, mentre i trattamenti stazionari sono parzialmente finanziati dai Cantoni. Ciò cambierà a partire dal 2028, quando entrerà in vigore il finanziamento uniforme delle prestazioni sanitarie.

Attuazione delle misure di contenimento dei costi

I premi delle casse malati rappresentano un onere finanziario importante per molte persone. Di conseguenza, è tanto più importante che il contenimento dei costi nel settore sanitario resti un compito permanente per tutti gli attori interessati. Il Consiglio federale e il Dipartimento federale dell’interno (DFI) si impegnano in questo senso da anni. Nell’ultimo decennio, l’esame minuzioso dell’efficacia, dell’appropriatezza e dell’economicità delle prestazioni esistenti e di quelle nuove, il riesame periodico dei prezzi dei medicamenti e il controllo delle nuove strutture tariffali hanno permesso di risparmiare complessivamente oltre 2 miliardi di franchi.

Nei prossimi anni verranno attuate altre misure decise recentemente. Nel 2024 il Popolo svizzero ha votato su tre modifiche di legge. Dal 2026, con l’entrata in vigore del controprogetto all’iniziativa per un freno ai costi, il Consiglio federale definirà obiettivi di crescita massima dei costi nell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie   (AOMS). Una commissione sorveglierà l’evoluzione e formulerà raccomandazioni sulle misure da adottare in caso di superamento di tali obiettivi. Nel 2026 entrerà in vigore anche il controprogetto all’iniziativa per premi meno onerosi. I Cantoni dovranno prestare un contributo minimo al finanziamento delle riduzioni dei premi. In questo ambito saranno quindi disponibili più risorse finanziarie. Il finanziamento uniforme delle prestazioni sanitarie, che entrerà in vigore nel 2028, allevierà l’onere per chi paga i premi, visto che le prestazioni ambulatoriali non saranno più finanziate esclusivamente tramite i premi, ma anche tramite contributi dei Cantoni.

Nella sessione primaverile 2025, il Parlamento ha inoltre adottato il secondo pacchetto di misure di contenimento dei costi. Gli sconti sulla quantità concessi su medicamenti ad alto fatturato o il rafforzamento della concorrenza tra gli ospedali sono alcune delle misure importanti contenute in questo pacchetto. Il potenziale di risparmio è stimato fino a mezzo miliardo di franchi all’anno.

Oltre a queste misure di lungo termine sono necessarie soluzioni concrete da attuare in tempi rapidi. In quest’ottica la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider ha istituito una tavola rotonda alla quale partecipano diversi attori con l’obiettivo di sviluppare misure di contenimento dei costi a breve e medio termine. A fine 2024 i partecipanti si sono impegnati a conseguire risparmi per circa 300 milioni di franchi all’anno a partire dal 2026. Le prime misure verranno approvate in occasione della prossima tavola rotonda che si terrà a ottobre.

15:00
15:00
+4,4% a livello nazionale...in Ticino l'incremento più alto: +7,1%

«E anche l’anno prossimo sarà annunciato un altro incremento». Lo aveva detto, Elisabeth Baume-Schneider, dodici mesi fa. Detto, fatto. Ecco l'ennesimo aumento sulla cassa malati. Nel 2026 il premio medio mensile in Svizzera aumenterà del 4,4%. Raggiungerà i 393.30 franchi, facendo registrare un incremento di 16.60 franchi rispetto al 2025. E anche questa volta, neppure a dirlo, l'aumento maggiore a livello cantonale tocca al Ticino: +7,1%, con un premio medio mensile di 501.520 franchi (+33.20 franchi rispetto a quello attuale).

«Questa situazione è determinata da diversi fattori, tra cui l’invecchiamento della popolazione, nuove opzioni terapeutiche, un incremento della domanda di prestazioni sanitarie e aumenti delle tariffe nel settore stazionario e ambulatoriale», scrive il Governo. «Insieme agli attori interessati, il Consiglio federale continua ad adoperarsi per contenere i costi nel settore sanitario».

Si tratta del quarto sensibile rincaro consecutivo a livello nazionale: +6% nel 2025, +8,7% nel 2024, +5,4% nel 2023. Per non parlare del Ticino: +10,5% nell'anno in corso, +10,5% l'anno precedente, +9,2% nel 2023.

Secondo un sondaggio di Comparis diffuso proprio oggi, oltre la metà degli svizzeri considera insostenibile questo ulteriore aumento dei premi di cassa malati.