Con le Officine volano le imposte alla fonte

Ora chiamatelo il Comune delle imposte alla fonte, non più Arbedo-Castione. Si scherza, ovviamente, ma mica poi tanto. Dal 2018 sono aumentate del 43,2%, con un incremento corrispondente a 392 mila franchi. E la cifra è destinata ulteriormente a salire in virtù del cantiere per la costruzione dello stabilimento principale delle future Officine FFS, i cui lavori sono iniziati lo scorso 5 settembre. Tant’è che per l’anno alle porte si stima una crescita importante. Considerando che il moderno sito produttivo da almeno 755 milioni sarà pronto «solo» nell’estate 2028, ecco che i conti dell’ente locale bellinzonese non potranno che abbellirsi ancora, a quella voce.
L’evoluzione e le stime
«Numerose ditte artigiane attive sul cantiere, pur avendo sede principale al di fuori del nostro Comune, saranno soggette al meccanismo dello stabilimento d’impresa: ciò consentirà al Comune di rivendicare la quota fiscale corrispondente all’attività esercitata sul proprio territorio», si legge a pagina 17 del preventivo 2026 del Comune che verrà discusso dal Legislativo il 15 dicembre. Preventivo che - dopo anni di conti in nero o a pareggio - preconizza un disavanzo di 279 mila franchi con moltiplicatore stabile al 91% sia per le persone fisiche sia per quelle giuridiche. Per l’anno alle porte, riguardo alle imposte alla fonte, si ipotizza un ricavo pari a 1,3 milioni (+15,1% rispetto al consuntivo 2024). Secondo i Servizi finanziari di Arbedo-Castione l’importo dovrebbe rimanere stabile fino al 2029. L’accertamento del gettito da parte del Cantone ci indica che le imposte alla fonte hanno avuto la seguente evoluzione: 908 mila franchi circa nel 2018; 840 mila nel 2019; 900 mila nel 2020; 939 mila nel 2021; 906 mila l’anno seguente. I competenti uffici comunali prevedono, per contro, 1,2 milioni per il 2023, 2024 e 2025 e, come detto, 1,3 milioni per l’anno oramai alle porte. I ricavi fiscali complessivi, ricordiamo, corrispondono al 62,5% delle entrate di Arbedo-Castione, attestandosi a quasi 14 milioni.
Un altro appalto all’orizzonte
Intanto, a proposito della più moderna Officina d’Europa, è in pubblicazione il bando per un ulteriore appalto. Concerne l’impianto di distribuzione multitensione che dovrà alimentare i singoli settori. La durata del contratto sarà dall’aprile 2026 all’aprile 2029, con possibilità in ogni modo di prorogare la commessa. Le offerte vanno presentate entro un mese.








