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La Casa Bianca: «Assassinare Putin? Non è la nostra posizione» – Segui il live

I media stranieri lasciano la Russia, che intanto blocca l’accesso a Facebook e Twitter – Cinque le vittime di un attacco avvenuto nel pomeriggio a Markhalivka, fra cui tre bambini – Putin: «Basta sanzioni, non abbiamo cattive intenzioni contro i nostri vicini» – La centrale nucleare più grande d’Europa è in mani russe – Il terzo round di colloqui fra Kiev e Mosca potrebbe avere luogo già nel weekend – 500 mila bambini hanno lasciato le proprie case in sette giorni – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
©AP Photo/Dmytro Kumaka
Red. Online
04.03.2022 06:26

(AGGIORNAMENTO 00.26)
«Ogni due giorni dicono che sono scappato dall’Ucraina, da Kiev. Ma sono qua, lo vedete, al mio posto». Così Volodymyr Zelensky, il presidente ucraino, in un video postato su Instagram. Smentito l’annuncio fatto in precedenza dal presidente della Duma russa, Vyacheslav Volodin, secondo cui Zelensky era scappato in Polonia. «Nessuno è scappato da nessuna parte, stiamo lavorando».

(AGGIORNAMENTO 23.50)
La CNN interromperà le sue trasmissioni in Russia, aggiungendosi così a un lungo elenco di televisioni e testate straniere che hanno deciso di abbandonare il Paese. Lo ha annunciato il canale di notizie dopo che la Russia ha introdotto una nuova legge che prevede il carcere per chiunque diffonda intenzionalmente notizie «false». «La CNN interromperà le trasmissioni in Russia mentre continuiamo a valutare la situazione e i nostri prossimi passi avanti», ha affermato un portavoce.

(AGGIORNAMENTO 23.19)
«Questa non è la posizione del governo degli Stati Uniti e certamente non è una dichiarazione che sentirete arrivare dalla bocca di qualsiasi persona che lavora in questa amministrazione». Con queste parole Jen Psaki, portavoce della Casa Bianca, ha risposto all’appello del senatore repubblicano Lindsey Graham per assassinare Vladimir Putin.

(AGGIORNAMENTO 22.39)
La vicepresidente Kamala Harris – dopo il segretario di stato degli Stati Uniti Antony Blinken – sarà a Varsavia e Bucarest dal 9 all’11 marzo, «per dimostrare la forza e l’unità della NATO e il sostegno degli Stati Uniti agli alleati del fianco orientale di fronte all’aggressione russa», come pure per «evidenziare lo sforzo collettivo per supportare il popolo ucraino». Lo comunica la Casa Bianca. Blinken oggi era a Bruxelles, quindi visiterà Polonia, Moldavia e paesi Baltici.

(AGGIORNAMENTO 22.15)
«Non tacete, scendete in piazza e sostenete l’Ucraina». E questo perché «se l’Ucraina non sopravviverà, l’intera Europa non sopravviverà». Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un videomessaggio trasmesso questa sera sugli schermi nelle piazze di città europee dove si sono svolte manifestazioni contro l’invasione russa, tra cui Francoforte, Praga, Lione, Tbilisi, Vienna, Bratislava e Vilnius. «Sostieni l’Ucraina – ha ribadito Zelensky, citato dall’agenzia Unian –. Sostieni la nostra libertà. Perché questa è una vittoria non solo sull’esercito russo, questa è una vittoria della luce sulle tenebre, del bene sul male».

(AGGIORNAMENTO 22.02)
Quello della Russia «non è soltanto un attacco all’Ucraina ma alla sicurezza dell’Europa, alla pace e alla stabilità globali». Lo ha dichiarato Joe Biden nello studio Ovale, ricevendo il presidente finlandese Sauli Niinistö. «La Finlandia è un partner cruciale per gli Stati Uniti, un forte partner per la difesa e per la NATO, specialmente nel rafforzare e garantire la sicurezza nel Mar Baltico», ha aggiunto.

(AGGIORNAMENTO 22.01)
Il 92% delle forze di combattimento russe preparate per l’invasione sono ora in Ucraina: lo riferisce la CNN citando un alto dirigente del Pentagono.

(AGGIORNAMENTO 22.00)
La Casa Bianca sta considerando anche il bando dell’importazione di petrolio russo. Lo ha detto la portavoce Jen Psaki durante il briefing, ricordando che tutte le opzioni sono sul tavolo ma ribadendo che il presidente non vuole turbare il mercato petrolifero globale o danneggiare il popolo statunitense con un aumento dei prezzi dell’energia e del gas.

«Stiamo esaminando come ridurre l’import di petrolio russo assicurandoci che le forniture globali proseguano. Siamo molto concentrati sul minimizzare l’impatto sulle famiglie», ha spiegato Psaki.

L’aumento del gas naturale liquido (Gnl) all’Europa romperà la dipendenza dall’energia russa, ha detto invece in serata il segretario di stato Antony Blinken a Bruxelles.

«Con i colleghi del G7 concordiamo che bisogna ridurre progressivamente la dipendenza dal carburante russo. Insieme sosterremo l’Ucraina, degraderemo l’economia russa con le sanzioni e garantiremo che Putin fallisca», ha scritto sul suo profilo Twitter la ministra degli Esteri britannica Liz Truss.

(AGGIORNAMENTO 21.11)
La Russia ha bloccato l’accesso a Twitter in tutto il territorio della Federazione secondo un dispaccio dell’agenzia Interfax.

(AGGIORNAMENTO 20.27)
Cinque persone sono rimaste uccise, di cui tre bambini, in un bombardamento avvenuto nel pomeriggio sul villaggio di Markhalivka, nella regione di Kiev. Ne dà notizia il Servizio statale per le emergenze ucraino, aggiungendo che una donna potrebbe essere ancora sotto le macerie.

Secondo il Servizio, citato dalla Interfax Ucraina, otto case private hanno preso fuoco a causa del bombardamento. Due bambini sono stati estratti vivi da sotto le macerie.

(AGGIORNAMENTO 19.23)
Circa 100 persone potrebbero trovarsi sotto le macerie delle case a Borodyanka, nella regione di Kiev. Lo rivela l’emittente statunitense Radio Liberty/Radio Free Europe.

Al momento non si conoscono le condizioni delle persone sotto le macerie. Ieri un gruppo di soccorritori si era recato sul posto ma era stato attinto da colpi d’arma da fuoco. La cittadina, a pochi chilometri da Kiev, è stata devastata dai bombardamenti russi anche se l’esercito ucraino è riuscito a respingere l’avanzata russa.

Drammatiche le immagini aeree, diffuse proprio da Radio Liberty, dell’area completamente distrutta dalle bombe.

(AGGIORNAMENTO 19.22)
L’ambasciatore russo all’ONU, Vasily Nebenzya, ha definito «una bugia» l’accusa a Mosca di aver attaccato una centrale nucleare in Ucraina.

Secondo la ricostruzione di Nebenzya l’attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia altro non è stato che un «piccolo scontro a fuoco con le forze ucraine».

«Queste dichiarazioni sono semplicemente false e fanno parte di una campagna senza precedenti di disinformazione e bugie contro la Russia», ha insistito l’ambasciatore russo all’ONU.

(AGGIORNAMENTO 19.11)
La Russia ha bloccato l’accesso a Facebook. Ad annunciarlo l’Autorità russa per le comunicazioni

(AGGIORNAMENTO 18.58)
Una «rapida» realizzazione di nuovi corridoi umanitari per i profughi in fuga dall’Ucraina, e lo stop agli attacchi da parte della Russia ad attacchi «nelle vicinanze immediate di centrali nucleari ucraine». E’ quanto chiede il G7 nel comunicato finale al termine della riunione dei suoi ministri degli Esteri.

Nella nota si precisa che i Paesi del G7 «continueranno ad imporre ulteriori, severe sanzioni in risposta all’aggressione russa» che è stata «facilitata dal regime di Lukashenko in Bielorussia». Il G7 promette anche di «contrastare la campagna di disinformazione» di Mosca.

(AGGIORNAMENTO 18.53)
Il Comitato paralimpico internazionale sta indagando e ha chiesto spiegazioni al network statale cinese Cctv sulla censura a danno del discorso del presidente Andrew Parsons, che conteneva un chiaro e diretto appello alla pace nel mezzo della guerra tra Russia e Ucraina, durante la cerimonia di apertura dei Giochi paralimpici invernali tenutasi stasera al Bird’s Nest di Pechino.

Nel fine settimana, inoltre, saranno oscurate in Cina anche le trasmissioni di calcio inglese perché sono previste massicce manifestazioni di sostegno all’Ucraina.

(AGGIORNAMENTO 18.18)
Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) sconsiglia di recarsi in Russia. La situazione nel Paese, dopo l’attacco militare all’Ucraina, è sempre più imprevedibile. Un deterioramento improvviso non può essere escluso, si legge in un tweet diffuso stasera dal ministero degli affari esteri.

A causa della chiusura dello spazio aereo europeo agli aerei russi, la maggior parte dei voli diretti delle compagnie aeree russe ed europee da e per l’Europa occidentale sono stati sospesi. I voli diretti tra la Russia e la Svizzera non sono più possibili, ricorda il DFAE.

In Russia anche i prelievi di contanti non sono temporaneamente più possibili e le carte di credito non russe posso essere utilizzate solo in misura limitata.

Secondo il DFAE, soprattutto a Mosca e San Pietroburgo in caso di manifestazioni è possibile che si verifichino scontri violenti. Le forze di sicurezza affrontano i manifestanti con repressioni. Sono stati effettuati numerosi arresti.

Nel Paese, chiunque diffonda «false informazioni» sull’esercito russo o chieda sanzioni contro la Russia può essere punito con il carcere, avverte il DFAE.

(AGGIORNAMENTO 18.17)
In una telefonata, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha chiesto al presidente russo Vladimir Putin di interrompere immediatamente le azioni militari in Ucraina e consentire gli aiuti umanitari. Il cancelliere ha tenuto un colloquio di un’ora con il leader del Cremlino, nel corso del quale i due leader hanno avuto uno scambio sulla situazione «dai rispettivi punti di vista», dice una nota dalla cancelleria.

Scholz ha espresso «la sua forte preoccupazione per le immagini e le notizie terribili che arrivano dall’Ucraina», e Putin «lo ha informato sulla circostanza che il terzo round di colloqui fra Russia e Ucraina dovrebbe tenersi nel weekend».

Il cancelliere ha ribadito inoltre in queste ore che la Nato non farà alcun intervento militare. Se il leader della Cdu, Friedrich Merz, ha sostenuto che in caso di attacchi mirati alle centrali nucleari in Ucraina l’Alleanza atlantica dovrebbe valutare un intervento, perché ci sarebbe una minaccia immediata anche per il resto d’Europa, dalla cancelleria è stata ribadita «l’inequivocabilità» della posizione della NATO.

Alla luce degli ultimi accadimenti in Ucraina, il governo tedesco monitora anche i rischi di un’eventuale emergenza nucleare, e rassicura la popolazione, già a caccia di pillole di iodio, esaurite nelle farmacie e introvabili anche su Amazon: lo Stato ha un approvvigionamento di 189,5 milioni di pillole, da distribuire se ce ne dovesse essere bisogno; mentre gli integratori sul mercato non hanno un dosaggio adeguato ai rischi procurati dalle radiazioni.

Intanto continuano ad arrivare migliaia di profughi, accolti alla stazione centrale di Berlino da centinaia di tedeschi, che mettono a disposizione le proprie case. Il ministero dell’Interno ha fatto sapere oggi che finora sono stati registrati 15 mila arrivi.

(AGGIORNAMENTO 17.46)
Il presidente russo Vladimir Putin ha detto nel colloquio telefonico con il cancelliere tedesco Olaf Scholz che un’intesa con Kiev è possibile solo «se tutte le richieste russe» vengono soddisfatte.

Nella telefonata con Scholz, Putin è tornato a negare che la Russia stia bombardando le zone residenziali di Kiev e delle altre grandi città dell’Ucraina, definendo l’accusa al riguardo come «volgare propaganda».

(AGGIORNAMENTO 17.45)
Gli 007 di diversi Paesi NATO, tra cui USA e Regno Unito, stanno utilizzando da settimane come «base logistica la Polonia» per «trasferire» in Ucraina «armi e combattenti terroristi stranieri, compresi alcuni dal Medio Oriente». A lanciare l’accusa sono i servizi di intelligence internazionali russi (Svr), citati dalle agenzie di Mosca, affermando inoltre che «molti» di questi presunti combattenti sono stati uccisi.

Nel frattempo la Polonia sta «pianificando» di fornire aeroplani a Kiev per sostenerla nella guerra contro Mosca. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa. «Avete visto la dichiarazione del presidente» polacco «Duda su Lodsz, la Polonia ha in programma di inviare aeroplani all’Ucraina», ha spiegato.

Le forze russe sono ancora a circa 25 chilometri dal centro di Kiev nel nord, e rimangono a 10 chilometri fuori dai centri delle città di Chernihiv e Kharkiv nel nord in Ucraina. Lo rende noto un alto funzionario della difesa Usa, stando alla Cnn.

A Kharkiv e Chernihiv, essere a 10 chilometri dal centro della città «equivale a trovarsi davvero alla periferia della città», a causa del modo in cui la città è distribuita, ha affermato il funzionario. I russi non hanno ancora preso la città meridionale di Mariupol, secondo quanto osservato dagli Stati Uniti, ma lì si continuano a combattere, ha detto il funzionario.

Mariupol è però rimasta senz’acqua, riscaldamento, elettricità e sta finendo anche il cibo dopo cinque giorni di attacchi russi. Lo denuncia il sindaco della città portuale nel sud-est dell’Ucraina in televisione, facendo un appello all’apertura di un corridoio umanitario per evacuare i civili. «Siamo semplicemente distrutti», ha detto Vadym Boychenko, secondo quanto riporta il Guardian.

Oggi un alto funzionario statunitense ha riferito ai giornalisti che Mariupol rimane sotto il controllo ucraino, anche se le truppe russe continuano ad avanzare e bombardare la città, causando interruzioni dei servizi essenziali.

(AGGIORNAMENTO 17.32)
La BBC ha deciso di ritirare i suoi giornalisti dalla Russia. Lo annuncia in un comunicato.

La BBC ha annunciato «la sospensione temporanea» delle attività dei suoi giornalisti e del personale tecnico in Russia dopo l’approvazione della stretta legislativa da parte del Parlamento di Mosca. Lo ha reso noto il direttore generale della radiotelevisione pubblica britannica, Tim Davie, denunciando questa stretta come un modo per «criminalizzare il giornalismo indipendente».

Davie ha sottolineato la necessità di garantire «la sicurezza» di chi lavora per l’emittente e ha peraltro ribadito l’impegno della BBC per cercare di continuare a dare «un’informazione accurata» anche ai russi attraverso le sue news.

(AGGIORNAMENTO 17.25)
«A causa dell’intensificarsi del conflitto 500.000 bambini sono stati costretti a lasciare le proprie case in soli 7 giorni. È una cosa senza precedenti in termini di portata e velocità. E se le violenze, le munizioni esplosive non si arresteranno, molti, molti di più lasceranno il paese in tempi molto brevi. E temiamo che molti altri saranno uccisi». Lo ha detto James Elder, portavoce Unicef alla conferenza stampa di oggi al Palazzo delle Nazioni a Ginevra.

«Dobbiamo ricordare anche coloro che - ha aggiunto - non possono sfuggire ai bombardamenti che colpiscono l’Ucraina. Decine di migliaia di bambini sono in istituti per l’infanzia, molti vivono con disabilità. Ci sono poi i bambini malati. Bambini feriti negli ospedali a Kiev. Ieri sono stato presso un ospedale pediatrico a Lviv. Neonati in terapia intensiva, bambini sotto flebo. La loro fuga è molto più complicata e pericolosa. Per fare solo un esempio - e ce ne sono centinaia - ho parlato con una madre, Valeria, e la sua prima bambina di due mesi, Emma. Sono sopravvissute ad attacchi massicci a Dnipro e poi hanno guidato per dieci ore fino alla relativa sicurezza di Lviv. Emma, di due mesi, aveva tossito sangue, quindi erano all’ospedale. Tra le lacrime Valeria mi ha detto: «mentalmente sto bene. Fisicamente no. Voglio che Emma abbia un futuro. Voglio sapere che avrà ancora entrambi i genitori, vivi».

L’Unicef ha attualmente il suo primo convoglio di camion in arrivo in Ucraina sabato mattina. «Questo porterà - ha spiegato - aiuti medici d’emergenza, insieme a kit per l’acqua e i servizi igienico-sanitari; così come medicine, kit ostetrici e attrezzature chirurgiche. Il nostro sostegno è ampio, abbiamo fornito bombole di ossigeno a un ospedale di Kiev, e abbiamo tende sicure (’blue dots’) in luoghi di confine con un set di supporto, anche se, finché il conflitto continua, la domanda continuerà a superare gli aiuti».

«Vorrei anche parlare - ha aggiunto - ai volontari ucraini e alle comunità locali, e naturalmente a quelli in Polonia, Romania, Slovacchia, Ungheria, Moldavia, che sono stati implacabili nel loro sostegno, forza e solidarietà. Qui in Ucraina, ho visto nonne fornire pasti caldi nella neve; sconosciuti che offrivano agli sfollati un letto per la notte; bambini che preparavano biscotti per coloro che aspettavano gli autobus; offerte per comprare medicine per coloro che erano malati e aspettavano in una stazione ferroviaria. Momenti costanti di grande umanità sono dappertutto».

© AP/Vadim Ghirda
© AP/Vadim Ghirda

(AGGIORNAMENTO 17.05)
In una riunione straordinaria, il consiglio di amministrazione della Banca europea degli investimenti ha espresso «all’unanimità il proprio orrore e la condanna per l’aggressione brutale, illegale e ingiustificata della Russia contro l’Ucraina» e ha approvato un sostegno finanziario immediato di 668 milioni di euro per l’Ucraina.

«Questo pacchetto di sostegno iniziale per il paese dilaniato dalla guerra beneficia della garanzia dell’UE nell’ambito del mandato di prestito esterno e integra altre iniziative annunciate dalle istituzioni dell’UE - informa una nota della Bei - Aiuterà le autorità ucraine a soddisfare le esigenze finanziarie più urgenti, compreso l’acquisto di cibo, forniture mediche e carburante per i suoi cittadini».

I fondi fanno parte di due prestiti Bei originariamente concessi per sostenere le Pmi e il settore agricolo in Ucraina. Il consiglio ha poi «convenuto che la Bei dovrebbe perseguire ulteriori iniziative nell’ambito del pacchetto di solidarietà di emergenza per l’Ucraina» che includono finanziamenti per le infrastrutture per soddisfare le esigenze immediate di investimento e ricostruzione; per «aiutare a ricostruire tutto ciò che l’esercito russo distrugge» non appena dopo la guerra l’Ucraina sarà «libera e indipendente».

Inoltre la Bei sta valutando aiuti ai Paesi UE che accolgono i rifugiati dall’Ucraina «o sono colpiti dalla guerra in altri modi» e il finanziamento «potrebbe assumere la forma di una rapida ridefinizione delle priorità dei prestiti esistenti non ancora erogati a regioni e comuni, o l’approvazione di nuove operazioni relative ai rifugiati che la Bei potrebbe finanziare fino al 100% invece del consueto 50% massimo».

(AGGIORNAMENTO 17.04)
Nestlé interrompe la pubblicità televisiva in Russia a causa della guerra in Ucraina. A partire da questo fine settimana, nessun altro spot sarà mostrato sulle tv russe, ha detto un portavoce in risposta a una domanda dell’agenzia AWP.

Il gigante dell’alimentare però continuerà a concentrarsi «sulla fornitura affidabile di cibo e bevande essenziali alla popolazione locale». Nestlé ha diversi marchi in Russia, sei fabbriche e più di 7000 dipendenti. I prodotti includono cereali per la colazione come «Nesquik» o «Fitness», conosciuti anche in Svizzera.

La settimana scorsa, dopo lo scoppio del conflitto, Nestlé ha chiuso temporaneamente tutte le fabbriche, i magazzini e le catene di approvvigionamento in Ucraina. Nestlé impiega circa 5000 persone nel paese. L’azienda vodese è determinata a continuare le forniture in Ucraina e ha elaborato piani di emergenza per riprendere la produzione e la fornitura di prodotti non appena la situazione lo permetterà.

(AGGIORNAMENTO 16.42)
«I nazionalisti ucraini stanno preparando azioni provocatorie a Kharkiv», usando di fatto i civili come scudi umani, «con il coinvolgimento di giornalisti occidentali», che denuncerebbero così che i raid russi colpiscono la popolazione. A lanciare l’accusa è il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, citato dalla Tass.

Secondo Mosca, diversi lanciarazzi sono stati collocati tra gli edifici residenziali della città, secondo centro dell’Ucraina, «per colpire le forze armate russe», che da giorni la assediano. Ai residenti, compresi i bambini, sarebbe stato impedito di lasciare le proprie case, afferma ancora la Difesa di Mosca, ribadendo un’accusa già lanciata nei giorni scorsi.

(AGGIORNAMENTO 15.58)
L’ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani ha affermato che almeno 331 civili sono stati uccisi e 675 sono rimasti feriti dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Lo riporta Sky News.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha chiesto al presidente russo, Vladimir Putin, di sospendere le ostilità in Ucraina e consentire gli aiuti. Lo si apprende da un comunicato.

Scholz ha detto a Putin «di essere molto preoccupato. Da giorni ci sono immagini e notizie terribili dall’Ucraina», si legge nella nota che riferisce della telefonata, durata circa un’ora e nella quale Putin e Scholz hanno avuto uno scambio dai loro diversi punti di vista. Il presidente russo e il cancelliere hanno concordato altri colloqui a breve.

Putin ha poi informato Scholz che Russia e Ucraina terranno il terzo round di colloqui nel weekend. Lo riferisce il portavoce del governo tedesco in una nota, dopo la telefonata fra il cancelliere e il presidente russo.

(AGGIORNAMENTO 15.41)
«C’è ampio accordo sul fatto che dobbiamo fare di più per sostenere» la Georgia, la Bosnia e la Moldavia «aggiungendo potenzialmente più attività a loro sostegno, perché potrebbero essere a rischio, esposte a ulteriori interventi, sovversione e potenzialmente anche ad attacchi da parte delle forze armate russe». Lo ha detto il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa, precisando che nel corso della ministeriale Esteri della Nato non sono state prese «decisioni finali».

«Abbiamo constatato l’uso di bombe a grappolo e ci sono state notizie dell’uso di altro tipo di armi che sarebbero in violazione del diritto internazionale», ha poi affermato Stoltenberg, dicendosi soddisfatto dell’indagine della Corte penale internazionale perché, ha aggiunto, «ci dobbiamo assicurare che il presidente Putin e il presidente della Bielorussia siano ritenuti responsabili per ciò che fanno».

I ministri della Difesa dei 30 Paesi della Nato si riuniranno il 16 marzo prossimo, ha annunciato il segretario generale al termine della riunione odierna del Consiglio Atlantico. La riunione, ha spiegato Stoltenberg, servirà a fare il punto sul dispiegamento delle forze Nato sul fronte Est e le altre iniziative per rafforzare la difesa dei Paesi partner.

«Abbiamo rafforzato la nostra difesa di terra, aria e mare. Gli alleati del Nord America e dell’Europa hanno inviato altre migliaia di truppe nella parte Est dell’Alleanza. Stiamo schierando per la prima volta la forza di risposta della NATO e abbiamo oltre 130 jet in massima allerta e oltre 200 navi dall’alto nord al Mediterraneo», spiega Stoltenberg tornando a sottolineare come, nei prossimi giorni, la NATO si aspetta «più sofferenza e più distruzione» e chiedendo a Putin «di fermare immediatamente la guerra e senza richieste».

(AGGIORNAMENTO 15.33)
Tre militari ucraini sono stati uccisi e due sono stati feriti durante l’attacco russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo rende noto la compagnia di Stato che gestisce gli impianti nucleari citata dall’Associated Press.

Le forze russe controllano la centrale nucleare di Zaporizhzhia dopo l’attacco della notte scorsa. Gli operai all’interno della centrale «stanno lavorando sotto la minaccia delle armi», riferisce la CNN.

Per l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), agenzia nucleare dell’ONU, nessuno dei reattori è stato colpito e non vi è stato nessun rilascio di radiazioni.

Nel frattempo l’esercito russo ha anche preso possesso della torre televisiva di Melitopol che ora trasmette canali russi. Lo ha confermato l’amministrazione militare della regione di Zaporizhzhia ai media ucraini.

(AGGIORNAMENTO 15.31)
Il terzo round dei colloqui tra Russia e Ucraina, annunciato per l’inizio della prossima settimana, potrebbe essere anticipato a domani o dopodomani. Lo ha detto Mikhaylo Podoliak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato dalla Tass.

Il secondo round di negoziati che si è svolto ieri, ha spiegato, «è stata una buona opportunità per affermare chiaramente alla parte ucraina la nostra visione della soluzione a questo problema. Tutto dipende da come reagiranno», ha dal canto suo affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riporta la Tass. La firma di qualsiasi tipo di documento nei negoziati russo-ucraini in corso, in ogni caso, «non è all’ordine del giorno».

«Riteniamo che sia prematuro elaborare altre valutazioni in questo momento», ha aggiunto, sottolineando che tali colloqui «dovrebbero certamente essere tenuti con calma e non dovrebbero essere oggetto di divulgazione pubblica».

Nei colloqui di Brest le parti hanno riferito che è stato trovato concordato la creazione di corridoi umanitari per i civili.

(AGGIORNAMENTO 15.23)
Il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha affermato che vorrebbe organizzare un incontro in Turchia tra l’omologo russo Serghei Lavrov e l’omologo ucraino Dmytro Kuleba «se vengono trovate le condizioni».

Lo fa sapere l’agenzia Anadolu, secondo cui l’occasione sarebbe il forum diplomatico in programma nella località turca di Antalya dall’11 al 13 marzo.

Ankara aveva tentato di mediare tra Russia e Ucraina già prima dell’invasione da parte di Mosca e il presidente Recep Tayyip Erdogan aveva cercato di organizzare un incontro tra gli omologhi Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin in Turchia. Nonostante da parte ucraina l’invito fosse stato accolto, l’incontro non è mai stato formalizzato.

(AGGIORNAMENTO 13.34)
«Questa è la peggiore aggressione militare da decenni, con città, scuole, ospedali, edifici residenziali bombardati, attacchi alle centrali nucleari. I giorni che verranno probabilmente saranno peggiori, con più morti e più distruzione». Lo dice il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg in conferenza dopo il vertice straordinario dei ministri degli Esteri NATO.

(AGGIORNAMENTO 13.34)
Le telecomunicazioni e la rete mobile sono state interrotte a Kherson, città nel sud dell’Ucraina sotto il controllo dei militari russi, e nella regione. Lo riferiscono i media locali secondo cui il consiglio regionale di Kherson ha riferito che «gli occupanti hanno disconnesso gli operatori Kyivstar e Vodafone in tutta la regione».

(AGGIORNAMENTO 13.26)
«Proprio in questo momento il cancelliere tedesco Olaf Scholz sta parlando con il presidente russo sui corridoi umanitari». Lo annuncia su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak. «Il mondo ha finalmente realizzato la portata della catastrofe causata dalla Russia - scrive -. Da parte nostra, Iryna Vereshchuk e Serhiy Trusov sono i responsabili per i corridoi umanitari».

(AGGIORNAMENTO 13.25)
Gli operai all’interno della centrale nucleare di Zaporizhzhia, nella città di Enerhodar, «stanno lavorando sotto la minaccia delle armi». Lo riferisce la CNN che cita Petro Kotin, il capo di Energoatom, l’azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari sul territorio. Kotin ha detto che le forze russe «sono entrate nell’area della centrale nucleare, hanno preso il controllo del personale e la gestione dell’impianto. Al personale è stato dato il permesso di entrare nella centrale per lavorare».

(AGGIORNAMENTO 12.33)
La guerra in Ucraina è «una catastrofe» per il mondo che taglierà la crescita economica globale. Lo ha detto il presidente della Banca Mondiale, David Malpass. «La guerra in Ucraina arriva in un brutto momento per il mondo perché l’inflazione era già in aumento», ha spiegato Malpass sottolineando che l’impatto economico della guerra si estende oltre i confini dell’Ucraina e che, in particolare, l’aumento dei prezzi globali dell’energia «ha colpito maggiormente i poveri, così come l’inflazione». Anche i prezzi dei generi alimentari sono stati spinti verso l’alto e «sono un problema molto reale», ha aggiunto.

(AGGIORNAMENTO 12.40)
La Commissione europea ha deciso di sospendere la cooperazione con la Russia e la Bielorussia in tutti i settori, in particolare nella ricerca e nell’innovazione. La Commissione non concluderà nuovi contratti né nuovi accordi con organizzazioni russe nel quadro del programma Horizon Europe e sospende i pagamenti a entità russe per i contratti esistenti. Bruxelles ha congelato anche la cooperazione nell’ambito dei programmi di cooperazione transfrontaliera dello strumento europeo di vicinato (ENI, CBC) e del programma Interreg per il Mar Baltico. Allo stesso tempo, sta valutando di rafforzare i programmi di cooperazione transfrontaliera esistenti tra Polonia, Ungheria, Romania, Slovacchia e Ucraina, così come la partecipazione dell’Ucraina all’EENI CBC o al programma transnazionale Interreg Danubio.

(AGGIORNAMENTO 12.46)
I soldati russi «non fanno entrare né uscire nessuno» dalla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, «alcuni lavoratori stanno là dentro da 24 ore ma non possono andare via». Lo ha raccontato Alexandra, una dipendente che lavora nell’impianto attaccato stanotte, parlando al telefono con il giornale spagnolo El Pais. «Ieri i responsabili della centrale ci hanno detto che avremmo potuto lavorare con normalità perché era sotto controllo dell’esercito ucraino. E’ arrivato il turno del mattino e dopo 24 ore loro sono ancora lì, non li fanno uscire», ha aggiunto. Lei ha cercato di avvicinarsi alla centrale stamattina ma le truppe russe le hanno detto che hanno preso il controllo dell’impianto e che non fanno entrare nessuno.

(AGGIORNAMENTO 12.45)
Il presidente russo Vladimir Putin ha avvertito coloro che si oppongono alle azioni della Russia in Ucraina di «non esacerbare la situazione» imponendo ulteriori sanzioni al suo Paese. «Non abbiamo cattive intenzioni contro i nostri vicini», ha detto durante una riunione del suo governo trasmessa da Rossiya 24, tv controllata dallo Stato. Il governo «non vede la necessità» che i Paesi vicini intraprendano ulteriori azioni che «peggiorino i nostri rapporti».

(AGGIORNAMENTO 12.40)
Il ministro della Cultura ucraino, Oleksandr Tkachenko, ha lanciato un appello stamani «per chiudere i cieli sull’Ucraina in quanto gli aggressori russi stanno distruggendo i nostri siti culturali». «Centinaia di vittime innocenti, la distruzione totale di chiese, cattedrali e musei è il prezzo del cielo ancora aperto sull’Ucraina», ha aggiunto. Il ministero ha affermato che nella città di Kharkiv, le forze russe hanno bombardato la Cattedrale dell’Assunzione - «dove si nascondevano le persone» - gli edifici della Kharkiv National University of Arts e i dormitori dell’Accademia statale di cultura di Kharkiv.

(AGGIORNAMENTO 12.24)
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede sanzioni più severe contro Mosca dopo l’attacco delle forze russe contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia. «È necessario - ha detto in un messaggio video - un inasprimento immediato delle sanzioni contro lo stato terrorista nucleare». Zelenksy ha anche invitato i cittadini russi a «scendere in piazza» per fermare gli attacchi russi ai siti nucleari in Ucraina.

(AGGIORNAMENTO 12.19)
«Quello che sta accadendo a Mariupol è un genocidio, perché da tre giorni la città è privata di elettricità, non c’è più un sistema sanitario, manca l’acqua. I corridoi umanitari devono essere creati il più rapidamente possibile». Lo ha detto il vice sindaco di Mariupol Sergii Orlov, in un video collegamento con il Summit delle Regioni in corso a Marsiglia. «La guerra come la concepisce Putin è una guerra contro la nazione Ucraina, contro il popolo ucraino, non contro l’esercito ucraino», ha sottolineato. «Vuole distruggere il popolo ucraino, sta colpendo tutte le infrastrutture. Abbiamo bisogno della creazione di corridoi umanitari, abbiamo bisogno del sostegno forte dell’Unione Europea perché stiamo combattendo per la libertà, per l’Ucraina, per il popolo dell’Ucraina e sul continente europeo».

(AGGIORNAMENTO 12.17)
Il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni unite ha adottato oggi una risoluzione per l’urgente istituzione di una Commissione internazionale d’inchiesta indipendente sulle violazioni dei diritti umani nel contesto dell’aggressione russa contro l’Ucraina. La risoluzione, è stata adottata dai 47 paesi membri del Consiglio con 32 voti a favore, 2 contrari (Russia ed Eritrea) e 13 astensioni.

(AGGIORNAMENTO 12.12)

Le forze russe sono concentrare ad accerchiare Kiev. Lo afferma il Ministero della Difesa ucraina, riferisce la CNN online. Il Ministero precisa che le truppe russe sono state «bloccate e fermate nell’area di Makarov», che si trova a circa 60 km dalla capitale ucraina. Secondo il ministero, i militari hanno esaurito la maggior parte delle loro riserve operative e hanno avviato «i preparativi per il trasferimento di forze e risorse aggiuntive dai distretti militari meridionali e orientali». Ieri, il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che la guerra in Ucraina «sta andando secondo i piani», nonostante le valutazioni contrarie di altri Paesi. Secondo il Ministero della Difesa ucraino, le forze russe continuano a prepararsi per lo sbarco sulla costa del Mar Nero.

(AGGIORNAMENTO 12.09)
«Ieri abbiamo contato più di 2.000 morti, oltre 100 bambini. Possiamo calcolare morti e feriti a centinaia ogni ora». Lo ha detto Serhiy Chernov, presidente del consiglio regionale di Kharkiv, in videocollegamento con il Summit delle regioni in corso a Marsiglia. «Il villaggio di Iakevo nella ragione di Kharkiv è stato distrutto, ci sono molti morti in quest’area», ha spiegato. «In questo momento sto organizzando il lavoro del centro di coordinamento creato nel nostro centro regionale - ha raccontato -. Ci occupiamo di tutti i profughi dell’area di Kharkiv, stiamo organizzando le consegne di medicinali e cibo». Ricordiamo che per l’ONU, i civili morti ufficialmente nell’attacco russo in Ucraina sarebbero 249 (dati riferiti a ieri).

(AGGIORNAMENTO 11.20)
Sono oltre 672 mila i rifugiati usciti dall’Ucraina che sono entrati in Polonia dall’inizio dell’aggressione russa. Lo fa sapere la Guardia di frontiera polacca, secondo quanto riportano i media internazionali.

(AGGIORNAMENTO 10.56)
Nessuno dei sei reattori della centrale nucleare di Zaporizhzhia «è stato coinvolto o colpito». Lo ha detto il direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Nucleare, Rafael Mariano Grossi, dopo l’incendio alla centrale nucleare nella città ucraina di Energodar.

(AGGIORNAMENTO 10.53)
Il vice sindaco di Mariupol lancia un appello ai leader della Nato perché mandino delle truppe in Ucraina. «Non c’è modo di fermare Putin dall’uccidere i nostri civili dal cielo finché la NATO non si sveglia e capisce che questo non è un conflitto regionale, è una guerra contro la democrazia, contro la libertà, contro una delle più grandi nazioni europee», ha detto Sergei Orlov ad un programma radiofonico della BBC. «Sembra che» i leader della NATO «non capiscano che Putin non si fermerà. Ci aspettiamo che un giorno i leader della NATO capiscano che è totalmente necessario fornire un supporto militare diretto all’Ucraina per fermare il signor Putin o almeno chiudere i nostri cieli per proteggerci dalla minaccia che arriva via aria», ha aggiunto.

(AGGIORNAMENTO 10.27)
Salgono ad almeno 47 i civili uccisi nell’attacco russo di ieri a Chernihiv, nel nord dell’Ucraina. Lo riportano le autorità regionali, citate dai media internazionali. Il bilancio di ieri era di 33 morti tra i civili. Ieri le operazioni di soccorso erano state sospese a causa dei pesanti bombardamenti, secondo quanto riferito dal servizio dei emergenza locale.

(AGGIORNAMENTO 10.09)
A Leopoli, nell’Ucraina occidentale, hanno risuonato poco fa le sirene di allarme anti-bombardamento. La popolazione è stata invitata a raggiungere un rifugio, ha constatato sul posto l’agenzia italiana ANSA. La città è protetta da almeno tre anelli di check point delle forze ucraine e cavalli di frisia dove vengono controllati i documenti sia all’ingresso che all’uscita.

(AGGIORNAMENTO 09.59)
Vladimir Putin «è a rischio di finire in prigione per i crimini di guerra» che la giustizia internazionale gli potrà contestare per la guerra in Ucraina. Lo afferma il vicepremier e ministro della Giustizia britannico, Dominic Raab. Il ministro britannico avverte il presidente russo che si tratta di «un rischio reale su cui egli deve ora riflettere» e devono riflettere anche «tutti i comandanti militari» di Mosca disposti a «continuare a eseguire ordini illegali». Quanto alla conquista russa della centrale nucleare di Zaporizhzhia, Raab ha parlato come Boris Johnson di «un attacco sconsiderato» che il mondo deve «punire duramente».

(AGGIORNAMENTO 09.20)
Un «massiccio attacco» hacker ai server della più grande azienda spaziale russa, RSC Energia, è stato sferrato nella serata di ieri da siti esteri e ora la funzionalità del sito è stata ripristinata. Lo rende noto su Twitter l’agenzia spaziale russa Roscosmos. «Ieri sera - si legge nel tweet - gli specialisti di RSC Energia hanno registrato un massiccio attacco DDoS al sito Web della società da vari indirizzi IP dall’estero. Ora il sito funziona stabilmente, l’infrastruttura e tutte le sezioni del sito sono sotto il controllo di specialisti».

(AGGIORNAMENTO 09.19)

La Russia ha approvato una legge che modifica il Codice penale per contenere la diffusione di ‘fake news’ sulle operazioni dell’esercito russo. Lo scrivono Tass e Interfax, spiegando che la legge appena approvata all’unanimità dalla Duma introduce una responsabilità criminale per la diffusione di false informazioni sulle forze armate russe. In base alla gravità del reato sono previste multe e anche la prigione (si rischiano fino a 15 anni di carcere).

(AGGIORNAMENTO 08.56)
Airbnb ha annunciato che sospenderà il servizio in Russia e Bielorussia. Lo riferisce la BBC online sottolineando che la società americana per l’affitto online di camere è l’ultima, in ordine di tempo, ad annunciare tale decisione dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Ciò è in linea con le sanzioni imposte dagli Stati Uniti e da altre nazioni occidentali su molte parti dell’economia russa, come le banche, che hanno reso quasi impossibile per le imprese globali operare in Russia.

(AGGIORNAMENTO 08.35)

Le forze militari russe hanno preso il controllo della centrale nucleare a sei reattori della città di Enerhodar, nell’oblast di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa. Lo riferiscono le autorità ucraine citate dai media internazionali. «Il personale operativo sta monitorando le condizioni delle unità di potenza», hanno affermato sui social media, aggiungendo che gli sforzi compiuti sono stati in linea con i requisiti di sicurezza. Le autorità ucraine hanno inoltre riferito che nessuna fuga radioattiva è stata rilevata nella centrale nucleare di Zaporizhzhia.

(AGGIORNAMENTO 08.32)
L’Autorità russa che controlla le comunicazioni ha ristretto l’accesso a numerosi media indipendenti, tra cui la BBC, aumentando ulteriormente la stretta su internet. L’accesso ai siti web della BBC, del sito di notizie indipendente Meduza, dell’emittente tedesca Deutsche Welle e del sito web in lingua russa fondato dagli USA Radio Free Europe/Radio Liberty, Svoboda, sono stati «limitati» da Roskomnadzor (l’agenzia russa che controlla le comunicazioni), in seguito ad una richiesta delle autorità.

(AGGIORNAMENTO 08.19)
Fiamme domate e nessuna vittima dopo l’incendio ad un’unità della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo riferisce il Servizio statale per le emergenze ucraino, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax. «Alle 6.20 ora locale, un incendio alla struttura di prova della centrale nella città di Enerhodar è stato spento. Non ci sono vittime o feriti», scrive il Servizio statale di emergenze in un comunicato su Facebook.

(AGGIORNAMENTO 08.18)
Volodymyr Zelensky è scampato ad almeno tre tentati omicidi la scorsa settimana, secondo quanto riporta il New York Post, che cita il britannico Times. Dietro a due tentativi di uccidere il presidente ucraino c’è stato il Wagner Group, formato da mercenari paramilitari sostenuti dal Cremlino. L’altro tentativo invece è stato effettuato dal commando di ceceni, che Kiev afferma di aver eliminato. Secondo quanto riferito dal Time, ci sono più di 400 componenti del Wagner Group a Kiev, dove si sono infiltrati con una ‘kill list’ di 24 nomi.

(AGGIORNAMENTO 08.13)

Dalla città ucraina meridionale di Kherson, sul Mar Nero, che i bollettini russi davano per conquistata due giorni fa, sarebbe ancora teatro di combattimenti, con le truppe di Mosca che sono riuscite solo ora a occupare la sede del municipio. Lo scrive l’agenzia Reuters su Twitter, citando fonti locali.

(AGGIORNAMENTO 08.08)
Google Maps ha sospeso le recensioni, le foto e video e le pubblicità in Ucraina, Russia e Bielorussia, mentre Triadvisor ha eliminato le sue schede su alcuni ristoranti e hotel in Russia. In particolare le due piattaforme, accusano le rispettive società, sarebbero state impiegate da soggetti attivi nella guerra in Ucraina per comunicare con messaggi nascosti o mascherati da commenti e feedback.

(AGGIORNAMENTO 08.05)
La pagine internet di Facebook e di vari media indipendenti o internazionali sono diventati in parte inaccessibili in Russia. Lo hanno constatato il servizio di monitoraggio GlobalCheck e i giornalisti dell’Afp a Mosca. Oltre a Facebook, problemi di accesso sono stati riscontrati anche alla la tv tedesca Deutsche Welle, Radio Free Europe/Radio Liberty (Rte/Rl) del Congresso americano e i servizi in lingua russa della BBC.

(AGGIORNAMENTO 07.38)
Secondo i dati ONU i civili morti nell’attacco russo in Ucraina sarebbero stati a ieri 249, non duemila, come riportato da fonti di Kiev. Il portavoce dell’ONU Stephane Dujarric ha oggi drasticamente ridimensionato il bilancio delle vittime nell’arco di tempo compreso da quando è scattata l’invasione il 24 febbraio fino alla mezzanotte del 2 marzo ora locale. Oltre ai 249 civili uccisi, altre 553 persone sono rimaste ferite. Le cifre sono state raccolte dall’Ufficio ONU per i Diritti Umani in Ucraina. «La gente parla di ‘nebbia della guerra’ (fog of war)», ha commentato il portavoce a proposito della discrepanza: «Posso solo riportarvi i dati che i nostri colleghi sul posto ritengono di aver verificato e ricontrollato usando tutte le giuste fonti. Posso solo dare dati ONU, altri possono avere numeri diversi».

(AGGIORNAMENTO 07.34)
Il Pentagono ha stabilito un canale di comunicazione diretto con la difesa russa per evitare un conflitto involontario legato alla guerra in Ucraina. Un funzionario del Pentagono, citato dai media americani, ha spiegato che una «linea di de-conflitto» è stata stabilita l’1 marzo «con l’obiettivo di prevenire errori di calcolo, incidenti militari e una escalation».

(AGGIORNAMENTO 07.10)
Gli Stati Uniti «non hanno osservato elevati livelli di radiazioni» vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo afferma il ministro dell’Energia americano Jennifer Granholm, sottolineando che il suo Dipartimento ha attivato il Nuclear Incident Response Team e sta monitorando gli eventi in consultazione con il Pentagono, la Nuclear Regolatory Commission e la Casa Bianca. «Non abbiamo visto elevati livelli di radiazioni. I reattori dell’impianto sono protetti da robuste strutture di contenimento», osserva Granholm. Joe Biden intanto ha parlato con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per ricevere un aggiornamento sulla centrale nucleare: «Biden si è unito a Zelensky nel sollecitare la Russia a fermare le attività militari nell’area e consentire ai pompieri l’accesso al sito», ha riferito la Casa Bianca.

(AGGIORNAMENTO 07.08)
«Fermare l’uso della forza», è il nuovo appello del direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Nucleare (Aiea) dell’Onu, Rafel Mariano Grossi, che ha parlato con il primo ministro ucraino Denys Shmygal e le autorità per il nucleare di Kiev. In un tweet dell’Aiea, che riferisce delle conversazioni telefoniche, Grossi mette in guardia sul grave pericolo se un reattore della centrale vicino a Zaporizhzhia, la maggiore dell’Europa, è colpito.

IL PUNTO ALLE 06.00
Le forze russe hanno colpito con tiri di artiglieria la maggiore centrale nucleare dell’Ucraina e dell’Europa di Zaporizhzhia, vicina a Enerhodar. L’unità 1 della centrale è stata colpita ed è scoppiato un incendio, ha affermato il portavoce della centrale, Andrei Tuz, citato da vari media. In un comunicato su Twitter, l’Aiea, l’agenzia Onu per l’energia atomica, ha fatto sapere che «le attrezzature essenziali della grande centrale nucleare non sono state compromesse dall’incendio». Il personale dell’impianto sta prendendo «misure» per la sua messa in sicurezza, scrive l’Aiea. La centrale, attorno alla quale si combatte da ieri, si trova nel sud dell’Ucraina, sulla linea del fronte, nella località di Enerhodar, nell’oblast (regione) di Zaporizhzhia, vicino all’estuario del fiume Dnepr, a nord-ovest della Crimea, a metà strada circa fra la città assediata di Mariupol e quella occupata dai russi di Kherson.

Le forze russe stanno «colpendo Zaporizhzhia, la maggiore centrale nucleare in Europa. Ci sono già fiamme. Se dovesse esplodere, sarebbe 10 volte peggio di Chernobyl. La Russia deve immediatamente cessare il fuoco, consentire ai pompieri di intervenire e creare una zona di sicurezza», aveva twittato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che la Russia ricorre al «terrore nucleare», colpendo per la prima volta nella storia una centrale atomica, e che «vuole ripetere la catastrofe di Chernobyl. Vogliamo allertare il mondo sul fatto che nessun Paese al di fuori della Russia aveva mai sparato contro centrali nucleari. È la prima volta nella nostra storia, la prima volta nella storia dell’umanità. Questo Stato terrorista ora sta ricorrendo al terrore nucleare», ha detto Zelensky in un video pubblicato dalla presidenza ucraina.

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